L'avvertimento dell'Autorità si è reso necessario a seguito di gravi episodi di cronaca riguardanti la diffusione non autorizzata di video provenienti da telecamere private.
La raccolta e la diffusione di video ottenuti illegalmente da telecamere installate in spazi privati sul territorio italiano violano la normativa europea e nazionale in materia di privacy. Questa la posizione espressa dal Garante per la protezione dei dati personali, che ha emesso un provvedimento urgente di avvertimento nei confronti della società statunitense ICF Technology, responsabile del sito CamHub. Il sito, attualmente irraggiungibile dall’Italia, propone servizi di streaming video – sia gratuiti che a pagamento – con contenuti di natura sessualmente esplicita , anche tramite chat room dedicate. L’intervento del Garante è stato motivato da recenti e gravi episodi relativi alla diffusione non autorizzata di filmati registrati da telecamere private . L’Autorità ha avvertito la società che, nel caso in cui il sito venisse riattivato, potrebbe configurarsi un trattamento illecito di dati personali , in quanto mancherebbe il consenso esplicito degli interessati e tenuto conto dell’ulteriore gravità determinata dalla natura sensibile delle immagini raccolte e diffuse. Infine, il Garante ha sottolineato che la divulgazione di materiali riguardanti la sfera privata e intima può causare danni gravi e irreparabili alle persone coinvolte , riservandosi la possibilità di adottare ulteriori provvedimenti al termine dell’istruttoria in corso.