Semaforo verde dal Governo a nuove regole per misurare e valutare performance e sviluppo di carriera nella PA e al nuovo decreto triennale per la gestione dei flussi migratori. Approvato anche il disegno di legge relativo al Rendiconto generale dello Stato per il 2024 e le disposizioni per l’assestamento di bilancio per l’anno 2025.
Carriere dirigenziali e valutazione nelle pubbliche amministrazioni Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di legge recante «Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni». Il testo, già approvato in sede preliminare lo scorso 13 marzo, ha acquisito, il 12 giugno, il parere favorevole della Conferenza unificata. Il provvedimento prevede un percorso di sviluppo della carriera improntato sul merito per accedere alla dirigenza. Oltre al concorso, «attraverso un meccanismo che rispetta i principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza, i funzionari, in servizio da almeno cinque anni, partecipando a specifici bandi pubblicati dall’amministrazione, sono valutati sulla base della performance, sullo svolgimento di una prova e di una relazione dettagliata, sottoscritta dal dirigente sovraordinato al candidato». Modifiche al Decreto Fiscale Il Consiglio dei Ministri ha confermato gli emendamenti proposti dal Governo al decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale». Gli emendamenti riguardano: la previsione di un contributo straordinario per i beneficiari dell’assegno di inclusione che nel 2025 hanno terminato il primo periodo di fruizione del beneficio e che sono stati ammessi al rinnovo per altri 12 mesi; la proroga dell’assicurazione INAIL a favore di studenti, personale docente e non docente, già prevista dal decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48. Decreto Flussi 2026-2028 Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che regola i flussi migratori per il triennio 2026-2028. Il provvedimento stabilisce i criteri per l’ingresso regolare in Italia di lavoratori extracomunitari, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro nazionale, favorendo l’arrivo di manodopera altrimenti non reperibile. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo di immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori. Per il 2026 sono previsti 164.850 ingressi autorizzati, mentre, complessivamente, tra il 2026 e il 2028, saranno autorizzate 497.550 unità, suddivise in: 230.550 ingressi per lavoro subordinato non stagionale e autonomo; 267.000 ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico. Le quote sono state definite sulla base delle richieste delle parti sociali e delle domande di nulla osta presentate negli anni precedenti, al fine di rispondere in modo concreto alle esigenze delle imprese. Il Governo conferma inoltre la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota e di rivedere gradualmente il meccanismo del “click day”, soprattutto per i profili professionali più richiesti, puntando anche sul rafforzamento della formazione nei Paesi di origine. Rendiconto 2024 Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato due disegni di legge: uno relativo al «Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2024» e l’altro recante «Disposizioni per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per il 2025». Il Rendiconto generale dello Stato per il 2024, parificato dalla Corte dei Conti nella seduta del 26 giugno 2025, evidenzia un miglioramento di tutti i saldi sia per competenza sia per cassa. Nel dettaglio, per l’esercizio finanziario 2024, il saldo netto da finanziare e il ricorso al mercato sono stati pari rispettivamente a 107.543 milioni e 393.108 milioni in termini di competenza. In termini di cassa, i risultati effettivamente ottenuti sono stati pari a -151.482 milioni per il saldo netto da finanziare e a -435.411 milioni per il ricorso al mercato. L’aggiornamento tiene conto del livello dei saldi di finanza pubblica previsti a legislazione vigente dalla legge di bilancio. Le modifiche proposte dal disegno di legge di assestamento comportano, nel complesso, un miglioramento del saldo netto da finanziare di circa 800 milioni di euro in termini di competenza e di circa 600 milioni di euro in termini di cassa rispetto ai valori previsti dalla legge di bilancio. Inoltre, il provvedimento determina anche una riduzione dell’indebitamento netto, rispetto al Documento di Economia e Finanza (DEF), pari a circa 500 milioni di euro.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2025