Con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un'astensione, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l'approvazione definitiva del decreto-legge n. 48/2025, recante «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica».
Dalla stretta sulla cannabis light allo scudo ai servizi, tra nuovi reati e aggravanti e una serie di norme repressive, vediamo insieme le principali novità contenute nel provvedimento del Governo. Terrorismo e criminalità organizzata Il decreto introduce nuove misure per contrastare il terrorismo e la criminalità organizzata, attraverso l'istituzione di nuovi reati come la detenzione di materiale con finalità di terrorismo, punito con la reclusione da 2 a 6 anni, e la diffusione di istruzioni per compiere atti violenti o sabotaggi. Inoltre, sono stati potenziati i controlli sui noleggi auto, estendendoli anche ai reati di mafia e criminalità organizzata. Cambia la disciplina relativa alla documentazione antimafia: il prefetto può escludere temporaneamente alcune decadenze in casi eccezionali per evitare che un imprenditore individuale perda i mezzi di sostentamento. Le modifiche riguardano anche la gestione e la detenzione dei beni sequestrati e confiscati per garantire maggiore efficienza e trasparenza. Vittime di usura e occupazioni abusive Viene istituita la figura di un esperto che assista le vittime di usura, beneficiari dei mutui erogati ai sensi dell’articolo 14 legge n. 108/1996, nel percorso di rilancio economico e reinserimento nel circuito legale. In merito alle occupazioni abusive, vengono introdotte pene più severe, tra cui il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (articolo 634-bis c.p.), punito con fino a 7 anni di reclusione; è prevista, inoltre, la possibilità per la polizia giudiziaria di disporre lo sgombero immediato degli immobili occupati anche senza mandato del giudice in caso di occupazioni illegittime. Forze dell’ordine e personale di sicurezza Viene rafforzata la tutela penale per le forze dell'ordine, con pene più severe per lesioni, resistenza e violenza a pubblici ufficiali. Gli operatori potranno essere dotati di bodycam, con un investimento statale da oltre 20 milioni nel prossimo triennio. Viene introdotto anche un sostegno economico per le spese legali fino a 10.000 euro per agenti coinvolti in procedimenti giudiziari relativi al servizio. Rivolte negli istituti penitenziari e nei centri per migranti Il decreto introduce il nuovo reato di “rivolta” in carcere (articolo 415-bis c.p.) e nei centri di trattenimento per migranti (articolo 14, comma 7.1, del T.U. immigrazione), che prevede: reclusione da 1 a 5 anni (carcere) o 1 a 4 anni (Cpr) per chi partecipa con violenza, minaccia o resistenza all’autorità; fino a 18 anni di reclusione se la rivolta provoca morte o lesioni gravi; pene più alte per chi organizza o guida la rivolta. È punita anche la resistenza passiva se impedisce l’azione degli agenti. Proteste su strada e blocchi ferroviari L’articolo 14 del decreto trasforma in reato l’impedimento alla libera circolazione su strada o ferrovia, prevedendo: reclusione fino a 1 mese o multa fino a 300 euro; se il blocco è organizzato da più persone riunite, reclusione da 6 mesi a 2 anni. Accattonaggio minorile Si inaspriscono le pene per chi impiega minori nell’accattonaggio (fino a 5 anni di reclusione) e per le truffe commesse in aree pubbliche o su mezzi di trasporto. Sarà punita con l’arresto in flagranza la truffa con l’aggravante dell’abuso di minorata difesa. Cannabis light Il decreto introduce nuove disposizioni riguardanti il consumo di cannabis, specificando che la legge 242/2016 non si applica alla vendita e distribuzione di infiorescenze di canapa sia lavorate che semilavorate. Nello specifico, l'articolo 18 apporta modifiche e integrazioni agli articolo 1 e 2 della legge n. 242/2016, concentrandosi sulla promozione della coltivazione della canapa nella filiera agroalimentare: viene specificato che la promozione della coltivazione della canapa è ammessa soltanto a livello di filiera industriale e per le finalità espressamente previste dalla legge, senza possibilità di interpretazioni estensive. Inoltre, si sostituisce il riferimento all'incentivazione del consumo finale di semilavorati con la promozione della realizzazione di semilavorati di canapa provenienti principalmente da filiere locali approvate dalla legge. Viene introdotto il nuovo comma 3-bis per chiarire che, «fermo restando la disciplina in materia di stupefacenti, e salvo l’ipotesi di produzione agricola di semi destinati agli usi consentiti dalla legge entro i limiti di contaminazione stabiliti dal Decreto del Ministro della salute, la legge n. 242/2016 non si applica all’importazione, alla lavorazione, alla detenzione, alla cessione, alla distribuzione, al commercio, al trasporto, all’invio, alla spedizione, alla consegna, alla vendita al pubblico e al consumo di prodotti costituiti da infiorescenze di canapa, anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, o contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli oli da esse derivati». Tale divieto, tuttavia, non comprende la produzione agricola di semi destinati agli usi consentiti dalla legge entro i limiti di contaminazione. Tutela dei minori Il decreto modifica la disciplina riguardante la detenzione delle madri con bambini piccoli: la custodia carceraria sarà consentita solo in istituti con misure attenuate. Il differimento della pena per madri con bambini di età inferiore a un anno diventa facoltativo; tuttavia, se non è possibile il rinvio, la pena dovrà essere scontata presso gli ICAM (istituti a custodia attenuata). Le madri con figli tra 1 e 3 anni potranno accedere agli ICAM solo previa valutazione discrezionale. Infine, il provvedimento introduce misure di incentivazione per l'apprendistato dei detenuti e semplificazioni nell'accesso al lavoro esterno. Per un ulteriore approfondimento, si veda anche la news: “Decreto Sicurezza in Gazzetta Ufficiale: già in vigore le principali novità .