È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15 maggio, n. 111, il decreto 3 aprile 2025, contenente alcuni incentivi in favore delle imprese che operano in settori strategici.
Il decreto prosegue la linea “assistenziale” e di “incentivo” già da tempo avviata in favore delle imprese che contribuiscano al perseguimento di fini istituzionali. Il supporto statale si manifesta attraverso il riconoscimento di un esonero contributivo così come previsto dall'articolo 21 del Decreto Coesione (7 maggio 2024, n. 60). Quest'ultimo introduce dei benefici definiti “Incentivi all'autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica”. Gli incentivi non vengono riconosciuti sic et simpliciter a tutte le imprese, ma soltanto a quelle che operino in settori strategici, tra cui vi rientrano, a titolo esemplificativo, le industrie che operino nei settori della transizione digitale o ecologica (si pensi ai settori delle telecomunicazioni, produzione di software, consulenza informatica, attività connesse, etc.) rispetto ai quali il Governo è titolare di poteri speciali, cd. golden power, in quanto trattasi di attività di rilevanza strategica. Per quanto riguarda il presupposto soggettivo, l'incentivo si rivolge a tutti coloro che siano disoccupati, non abbiano compiuto ancora 35 anni e inizino una attività nel territorio nazionale, avente ad oggetto uno dei settori strategici. Questi possono, dunque, chiedere, per un massimo di trentasei mesi e comunque non oltre il 2028, l'esonero contributivo per i dipendenti assunti a tempo indeterminato, nell'arco temporale che va dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025, i quali non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno di età. L'incentivo si concretizza nell'esonero del cento per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro privato in un limite massimo di 800 euro mensile per ogni lavoratore e nei limiti della spesa autorizzata a tal fine ai sensi dell'articolo 21, comma 7, primo periodo, del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali e dei criteri di ammissibilità previsti dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021 - 2027, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Restano esclusi i premi e i contributi dovuti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Per beneficiare degli incentivi è necessario presentare domanda telematica all'INPS che verificherà la sussistenza dei presupposti ex lege per il sorgere del diritto all' incentivo e, solo in caso di esito positivo, procederà alla quantificazione delle somme. La domanda, a pena di decadenza, deve essere inviata entro trenta giorni dall'inizio dell'attività. La domanda dovrà essere corredata da una serie di informazioni utili, tra cui, i dati identificativi dell'impresa, con indicazione della data di costituzione, i dati anagrafici di colui che abbia avviato l'attività e lo stato occupazionale, i dati anagrafici del lavoratore assunto o da assumere, la tipologia di contratto, nonché una dichiarazione da parte del datore di lavoro con la quale si esclude il cumulo di altri incentivi nei confronti del medesimo lavoratore, etc…. Oltre al beneficio per le assunzioni di personale, il decreto prevede anche un incentivo per l' “avvio” di una attività (tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025) che rientri nell'ambito dei settori strategici. Il contributo è di cinquecento euro mensili e non può superare i tre anni (non oltre il 31 dicembre 2028). Il contributo, inoltre, non concorre a formare reddito ai fini delle imposte dirette (e questo è, di certo, un altro importante vantaggio per il contribuente). Anche in questo caso la domanda deve essere presentata telematicamente all'INPS e contenere una serie di informazioni tra cui i dati identificativi dell'impresa, i dati anagrafici e lo stato occupazionale di chi ha avviato l'attività. In caso di indebita percezione delle agevolazioni fiscali il datore di lavoro sarà tenuto a versare tutti i contributi e a corrispondere un quantum a titolo di sanzione per non aver rispettato i presupposti per beneficiare della agevolazione e, in caso di venir meno dei presupposti, il beneficiario dovrà restituire la somma percepita dal mese successivo a quello in cui è venuto meno il requisito. Il decreto persegue molteplici finalità: incentivare l'avvio di attività di impresa così da generare capacità contributiva e progresso economico mediante il rafforzamento dei settori di rilevanza strategica; supportare i giovani nel conseguimento di una occupazione, nel rispetto di quanto previsto dall'art 36 Cost. a tutela del diritto al lavoro; perseguire gli obiettivi previsti dal Pnrr, tra cui la transizione ecologica e digitale nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale (articolo 118, ultimo comma, Cost.) che attribuisce ai cittadini compiti e funzioni amministrative nello svolgimento di attività di “interesse generale”.
Decreto 3 aprile 2025; in G.U. del 15 maggio 2025, n. 111