Il provvedimento, noto anche come decreto Albania , ha ottenuto l'approvazione definitiva alla Camera con 126 voti favorevoli e 80 contrari. Il testo, ora, passa all'esame del Senato.
Le disposizioni introdotte puntano a massimizzare l'utilizzo delle strutture create in Albania conformemente al Protocollo Italia-Albania del 6 novembre 2023, potenziando il sistema dei rimpatri. Inizialmente, solo i migranti salvati in acque internazionali da navi italiane potevano essere trasferiti nei centri, con l’idea che i richiedenti asilo sarebbero rimasti nelle strutture in attesa della definizione della loro domanda. La modifica principale del nuovo decreto, composto da un solo articolo, oltre a quello relativo all’entrata in vigore, consiste nell‘ampliare la categoria di migranti che possono essere trasferiti nei centri albanesi: saranno spostati i migranti già presenti nel territorio italiano, a cui è stata negata la richiesta d’asilo, quindi destinatari di provvedimenti di espulsione, già trattenuti nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr). In questo modo, i centri italiani per migranti in Albania diventerebbero a tutti gli effetti dei Cpr. Per un maggiore approfondimento, si veda la news: “Immigrazione e cittadinanza al centro dell’ultimo Cdm”.