Trattamento dei dati personali nell’ambito del condominio, geolocalizzazione dei dipendenti in smart-working, informazioni personali relative alla procreazione assistita, misure Istat per la gestione dei dati: questi i temi affrontati dal Garante Privacy nella newsletter dell’8 maggio 2025, n. 534.
Condominio: l’avvio di una consultazione pubblica sulle nuove Linee guida Il Garante ha deliberato l’avvio di una consultazione pubblica sulle nuove Linee guida in materia di trattamento dei dati personali nell’ambito del condominio. Tale consultazione, inizialmente indirizzata esclusivamente alle categorie professionali che si occupano dell’amministrazione dei condomini e alle associazioni di categoria del settore, è finalizzata ad acquisire osservazioni e proposte sulle indicazioni contenute nelle Linee guida, con particolare riferimento ai trattamenti di dati personali immediatamente rimessi alle cure dell’amministratore (come la gestione dell’anagrafe condominiale). I contributi dovranno pervenire all’Autorità entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di consultazione pubblica, specificando nell'oggetto «Consultazione pubblica sulle Linee guida sul trattamento dei dati personali nell’ambito del condominio». Smart working: no alla geolocalizzazione dei dipendenti Il Garante privacy, nel comminare una sanzione pecuniaria di 50mila euro ad un'Azienda che rilevava la posizione geografica di circa cento dipendenti in smart working, ha chiarito che il datore di lavoro non può geolocalizzare i dipendenti che svolgono l’attività lavorativa in modalità agile. In particolare, l’Autorità ha sottolineato che le diverse esigenze di controllo dell’osservanza dei doveri di diligenza del lavoratore da remoto non possono essere perseguite, a distanza, con strumenti tecnologici che, riducendo lo spazio di libertà e dignità della persona in modo meccanico, implicano un monitoraggio diretto dell’attività del dipendente non permesso dallo Statuto dei lavoratori e dalle norme costituzionali. Procreazione assistita: sì del Garante privacy alle modifiche del Registro nazionale Il Garante ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro della salute che introduce rilevanti novità per il Registro nazionale delle strutture autorizzate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Nello specifico, ora confluiranno nel Registro anche i dati relativi al singolo ciclo di trattamento eseguito dalle coppie, allo scopo di raggiungere gli elevati standard di qualità epidemiologica e la completezza delle informazioni come già avviene nei principali paesi europei. Le indicazioni del Garante privacy hanno interessato soprattutto: la verifica della necessità e proporzionalità dei trattamenti; la corretta indicazione della natura dei dati trattati pseudonimizzati o anonimizzati; l’indicazione dei tempi di conservazione dei dati. L’Autorità ha, inoltre, preso atto favorevolmente del fatto che il Ministero ha trasmesso la valutazione d’impatto, in cui sono indicati i rischi connessi al trattamento dei dati e le misure organizzative e tecniche predisposte per tutelare i diritti e le libertà fondamentali degli interessati. Istat: ok del Garante alle misure adottate per tutelare i dati raccolti Il Garante ha approvato le misure adottate dell’Istat per garantire la tutela dei dati personali trattati e l’effettiva applicazione dei principi di protezione dei dati. Tali soluzioni nascono da due provvedimenti del Garante, il quale aveva sottolineato la necessità per l’Istituto di dotarsi di un sistema di pseudonimizzazione dei dati robusto, avanzato e adeguato a tutelare l’enorme mole di dati trattati. Attualmente l’Istat – spiega l’Autorità - utilizza misure di pseudonimizzazione adeguate a garantire la tutela dei dati trattati e un’effettiva applicazione dei principi di protezione degli stessi, in particolare quelli di minimizzazione, di limitazione della finalità e della conservazione nei trattamenti necessari per la produzione della statistica ufficiale.