Il percorso di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, iniziato ormai da tempo, trova oggi un approdo importante nel decreto n. 25 del 14 marzo 2025 recante «Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni».
Il provvedimento in questione, che dovrà essere convertito in legge entro il 13 maggio, si compone di 22 articoli. Il 23 aprile ha ricevuto il lascia passare dalla Camera dei Deputati, si attende, ora, il placet del Senato. Il Decreto si inserisce nel solco della digitalizzazione amministrativa, ridisegnando i contorni della Pubblica Amministrazione che diviene una Pubblica Amministrazione digitale. Il focus, tuttavia, non è incentrato sugli strumenti digitali a disposizione della Pubblica Amministrazione, quanto più sul personale addetto a svolgere le funzioni amministrative. Ciò vuol dire che si punta ad un cambiamento ab intro della Pubblica Amministrazione. Diverse sono le novità contenute all'interno del provvedimento, tra cui, la “formazione digitale” da intendersi come la necessità di inserire all'interno dell'organico delle Pubbliche Amministrazioni figure “qualificate” ovvero che abbiano competenze in informatica. Al fine di garantire l'accesso del personale “qualificato” è stata prevista una “riserva di assunzioni”. A tal proposito, come si legge nel testo del decreto, fino al 31 dicembre 2026, Comuni, Province, Città Metropolitane, Regioni e Province autonome «possono destinare il 15% delle loro facoltà assunzionali al reclutamento di diplomati in tecnologie applicate o istruzione tecnica superiore con contratto di apprendistato di massimo 36 mesi». Tale intervento consente di valorizzare le competenze, muovendo dall'assunto che l'alfabetizzazione e la conoscenza dello strumento digitale siano il primo passo verso la creazione di una Pubblica Amministrazione Digitale. L'innovazione implica, inevitabilmente, anche la creazione di nuove figure professionali come nel caso del Social Media e Digital Menager (conseguenti all'approvazione dell'emendamento bipartisan) a cui sono affidati i compiti di gestione e supervisione nell'utilizzo dello strumento digitale, per garantire un servizio sempre più efficiente ai cittadini, ma anche per assicurare la massima trasparenza. Questi potrà essere scelto tra il personale già in servizio, se munito di competenze digitali, oppure tra i nuovi assunti. Il presupposto, dunque, per rivestire tale qualifica è la “competenza digitale”. Con il Decreto in esame vengono incrementati anche i poteri attribuiti alla Commissione Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni (Ripam) incaricata di coordinare le procedure concorsuali. Tra i diversi interventi contenuti nel decreto P. A. assume rilevanza anche quello destinato alla finanza pubblica il quale prevede l'introduzione, per il personale dell'Agenzia delle Entrate Riscossione, dei requisiti di onorabilità e affidabilità richiesti ai dipendenti pubblici, nonché la costituzione del Consiglio Superiore delle Finanze. Nell'ottica di un controllo generalizzato si inserisce anche la costituzione di una “Nuova Direzione Generale”, con compiti di prevenzione e contrasto all'utilizzo della finanza per fini illeciti. Se da un lato, la digitalizzazione favorisce un efficientamento amministrativo, dall'altro richiede una maggiore attenzione e livelli di tutela più elevati dei diritti fondamentali dei cittadini, anche in considerazione della enorme mole di dati con cui l'Amministrazione è chiamata ad interagire. Ed è per tale ragione che il decreto interviene anche sulla “Cybersecurity” mediante lo stanziamento di risorse utili a incrementare le assunzioni nell'ambito della sicurezza informatica.