Approvato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento che modifica la disciplina per la determinazione degli acconti IRPEF per il 2025, dopo che l'ultima legge di bilancio ha reso strutturale la riduzione delle aliquote da quattro a tre.
Il Consiglio dei Ministri, su iniziativa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto - legge che introduce disposizioni urgenti in materia di acconti IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) dovuti per il 2025. Come chiarito anche da Maurizio Leo, Viceministro dell'Economia e delle Finanze, l'intervento si è reso necessario per il coordinamento tra il d.lgs. 216/2023 attuativo della delega per la riforma fiscale e la legge di bilancio per il 2025 (l.n. 207/2024). In vista delle dichiarazioni precompilate che l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione entro il 30 aprile, il provvedimento introduce una maggior tutela dei contribuenti più vulnerabili: i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non saranno, infatti, tenuti al versamento di alcun acconto IRPEF per l'anno in corso. Il decreto si inserisce in un contesto di chiarimenti resi necessari dalle contestazioni sollevate da parte dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e della CGIL, che avevano evidenziato, già nel mese di marzo, potenziali criticità derivanti da ambiguità normative. Tali preoccupazioni avevano indotto il Ministero dell’Economia a pubblicare, il 25 marzo 2025, una nota esplicativa volta a precisare le conseguenze delle nuove disposizioni per i contribuenti. Con l’approvazione definitiva del provvedimento, viene stabilito che, per il calcolo degli acconti IRPEF dovuti nel 2025, si applicheranno le attuali tre aliquote dell’imposta sui redditi, in sostituzione delle precedenti quattro aliquote, così come previsto dalla riforma fiscale. Il decreto, che entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rappresenta, dunque, un atto fondamentale di equità e tutela, pienamente coerente con gli obiettivi perseguiti dalla riforma fiscale.