Tra i diversi interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2025 vi è l’incrementazione delle risorse destinate al Fondo Unico a sostegno del Movimento Sportivo per il triennio 2025-2027. Ancora una volta, è il fisco ad avere un ruolo primario nel garantire piena tutela alle attività sportive e supportando lo Stato nel perseguimento dei diritti costituzionali.
In particolare, a seguito dell'inserimento dello sport all'interno della Carta Costituzionale che lo ha definito come un “valore” (articolo 33, a tenore del quale “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”) e, in quanto tale, meritevole di tutela per l’ordinamento giuridico. Il fisco, dunque, prevede una serie di agevolazioni fiscali tra cui, ad esempio, il riconoscimento di un credito di imposta (pari al 65%) in favore di enti pubblici o di privati cittadini che destinino somme a titolo di “liberalità” per la riqualificazione (interventi di manutenzione e restauro) degli impianti pubblici sportivi e per la realizzazione di nuove strutture pubbliche. I beneficiari delle erogazioni liberali sono tenuti a darne comunicazione all’ufficio dello Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (rendendolo edotto sulla destinazione delle somme e sul quantum ricevuto a titolo di liberalità), al fine di consentire una attività di costante monitoraggio. Nell’ultimo modello 730/2025, inoltre, è confermata la scelta di destinare il cinque per mille Irpef alle “associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche a norma di legge che svolgono una attività di interesse sociale”. Non solo. In considerazione dell’attività sportiva come strumento di apprendimento cognitivo, formativo e relazionale, è previsto un Bonus sport 2025 per tutte le famiglie, con Isee inferiore a quindici mila euro da destinare all'iscrizione di giovani alle attività sportive dilettantistiche, nonché una detrazione pari al 19% delle spese (ad esempio, di iscrizione annuale) sostenute per l'attività sportiva dilettantistica di ragazzi che abbiano un'età compresa tra i 5 e i 18 anni. Le Asd, inoltre, saranno soggette a regime di esenzione Iva, in riferimento a tutte le prestazioni sportive di servizi che siano strettamente connesse alla pratica dello sport o all'educazione. Assume particolare importanza, in quanto è il frutto più maturo di un dibattito iniziato anni fa, l'eliminazione del vincolo sportivo a partire dal 1° luglio 2025. Quest'ultimo prevedeva che il tesserato che avesse stipulato un contratto con la società sportiva non poteva sciogliere il vincolo prima della data stabilita. L’eliminazione del suddetto vincolo appare in linea con l'esigenza di assicurare una libertà di scelta contrattuale dell'atleta, che risultava affievolita dalla presenza del vincolo. Nella stessa ottica di valorizzazione dello sport si è posta la legge del 25 marzo 2025, numero 41, che introduce disposizioni per incentivare l’attività sportiva nelle Scuole e di riportare in auge i Giochi della Gioventù, con il fine di formare la personalità dei giovani attraverso la pratica sportiva.