La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla presenza del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del Sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano, ha incontrato a Palazzo Chigi la delegazione dell’Unione delle Camere penali italiane, guidata dal presidente Francesco Petrelli.
Otto i punti che schematizzano la posizione dell’Associazione dall’ assunzione di almeno mille nuovi magistrati nei prossimi cinque anni alla revisione delle piante organiche degli uffici giudiziari sulla base degli effettivi carichi di lavoro, dagli interventi urgenti sull’edilizia giudiziaria alla necessità di un piano straordinario di assunzioni di personale amministrativo e ancora, la stabilizzazione degli addetti all’Ufficio per il processo , applicativi informatici adeguati e una qualche riflessione sulle tempistiche di utilizzo di App, l’applicativo del processo penale telematico. Ultimo punto del documento è la richiesta dell’Anm di « promuovere una maggiore interscambiabilità tra le funzioni », perché si ritiene che «la limitata possibilità di cumulare esperienze di giudicante e requirente riduce la qualità della giurisdizione». «È stato un incontro non breve in cui c’è stato un lungo scambio di opinioni che, devo dire, non ha portato a sostanziali modifiche delle nostre posizioni e tantomeno di quelle del governo» ha dichiarato il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, uscendo dall’incontro con la presidente Meloni e i vertici di governo a Palazzo Chigi. Per la premier l’incontro è stato “ franco e proficuo ” «il Governo ha ribadito la volontà di proseguire con determinazione e velocità nel percorso di attuazione della riforma costituzionale, auspicando la sua approvazione in tempi rapidi». «Io credo l’incontro non sia stato inutile perché abbiamo avuto modo di spiegare nel dettaglio le ragioni specifiche, tecnico giuridiche, che ci portano assolutamente a non condividere questa riforma. Lo abbiamo fatto. E abbiamo preso atto con molta chiarezza di una volontà del governo di andare avanti senza alcun tentennamento, e alcuna modifica sul punto» ha commentato Paordi. La presidente Meloni ha ringraziato l’Anm «per le osservazioni e gli spunti emersi nel dibattito» e ha annunciato la disponibilità di aprire un tavolo di confronto sulle leggi ordinarie di attuazione della riforma e sul documento in otto punti presentato dall’Anm, che riguarda l’amministrazione della giustizia.