Tra gli obiettivi della Riforma Fiscale vi è di certo la valorizzazione della famiglia come organo “sussidiario” dell’azione statale.
La Legge di Bilancio 2025 , come noto, è un provvedimento multilivello , in quanto, da un lato è intervenuta sulla sostanza del sistema fiscale riducendo le aliquote Irpef , dall’altro ha posto il focus sulla comunità familiare mediante il riconoscimento di una serie di benefici, ad es. il bonus bebè, il bonus mamme, il congedo parentale obbligatorio, etc….Non sono mancati interventi di natura solidaristica come, ad esempio, il riconoscimento dell’assegno di inclusione. Nell’ottica assistenzialistica si è posto anche il cd. assegno unico universale 2025 per figli a carico . Si tratta di una misura di natura economica che viene corrisposta in favore delle famiglie per ogni figlio a carico fino al ventunesimo anno di età , purché rispetti taluni requisiti previsti ex lege che sono così riassumibili frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a ottomila euro annui, sia registrato come disoccupato o in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale. In caso di figlio portatore di disabilità, non opera alcun limite di età. Il beneficio prescinde, inoltre, dall’attività lavorativa svolta. Esso, infatti, ha portata generale e riguarda sia i lavoratori con contratto di lavoro dipendente, sia i liberi professionisti, sia coloro che siano ancora in cerca di una occupazione . La ratio và ravvisata nel fatto che tale beneficio non è collegato allo svolgimento di una attività produttiva, ma rinviene il presupposto di operatività in un requisito esclusivamente oggettivo ovvero i figli a carico . L’ammontare dell’Isee, infatti, si presenta solo come un termometro per misurare il quantum da corrispondere a titolo di assegno unico universale. In caso di mancata presentazione dell’Isee verrà automaticamente corrisposto l’importo minimo. Entro il 28 febbraio 2025 , pertanto, chi vuole beneficiare del contributo dovrà presentare il modello Isee, per evitare che de plano venga corrisposto l’importo minimo. Da un lato, quindi, si vuole supportare i nuclei familiari con un maggior numero di figli, dall’altro sollecitare una maggiore natalità, proprio attraverso un sussidio di natura economica. Il procedimento per il riconoscimento dell’assegno unico universale prende avvio su istanza della parte interessata che, oltre alle proprie generalità, deve indicare il numero di figli, nonché le modalità attraverso le quali fruire del beneficio. Le opzioni sono tramite accredito su conto corrente bancario o postale sul libretto di risparmio con codice Iban, sulla carta di credito o di debito, con bonifico domiciliato presso lo sportello postale oppure in contanti sulle scadenze dei pagamenti si rinvia alla circolare Inps numero 633 del 19 febbraio 2025 . Per il 2025 sono previste, inoltre, delle maggiorazioni pari al 50%, ad esempio, per i genitori con figli al di sotto di un anno di età. Per le famiglie con almeno quattro figli, invece, è previsto un aumento fisso pari a 150 euro al mese. La domanda di Assegno Unico può essere presentata dal 1 marzo al 30 giugno 2025 tramite il portale online dell’Inps accedendo alla Sezione “Sostegni, sussidi e Indennità”, nella parte relativa ai sostegni per i genitori oppure mediante consegna brevi manu recandosi allo sportello di riferimento e avvalendosi di un supporto per la compilazione della domanda. In quest’ultimo caso, l’obiettivo, è quello di evitare che l’informatizzazione rappresenti un deterrente alla richiesta del beneficio da parte di tutti coloro che non abbiano ancora dimestichezza con i sistemi informatici. Legittimato attivo è uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, il tutore del figlio o del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato oppure dai figli, in caso di compimento della maggiore età .