La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato gli emendamenti al cd. Decreto Milleproroghe, che passa ora alla Camera per la conversione in legge entro il 25 febbraio.
Dalla rottamazione alle polizze, oltre ad assunzioni nella Pa senza mobilità. Sono alcune delle novità con cui cambia il decreto milleproroghe, che ha incassato il primo ok in Senato e la prossima settimana sarà alla Camera per la seconda lettura. Vediamole insieme. Possibilità di riammissione alla rottamazione-quater per i contribuenti che non hanno rispettato i termini di pagamento entro il 31 dicembre 2024 , che potranno presentare una nuova dichiarazione di adesione entro il 30 aprile 2025 e pagare gli arretrati entro il 31 luglio 2025. Proroga al 31 marzo 2025 del termine dell'esenzione dall'obbligo di fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie verso consumatori finali. Proroga fino al 31 dicembre 2025 della possibilità di svolgere a distanza le assemblee degli organi di società ed enti , anche quando tale modalità non è prevista dallo statuto. Proroga di un anno della misura acceleratoria che rende facoltativo e non obbligatorio il previo espletamento delle procedure di mobilità c.d. “volontaria” prima di bandire nuovi concorsi pubblici. Proroga al 31 marzo 2025 dell'obbligo per le aziende assicurarsi contro le catastrofi naturali. Si segnala che l’emendamento per prorogare al 30 settembre 2025 il termine per aderire al Concordato Preventivo Biennale è stato ritirato a seguito di dubbi espressi dal direttore dell'Agenzia delle Entrate sulla copertura finanziaria e sull'efficacia della misura. Oltre alla proroga del Concordato Preventivo Biennale, è stata esclusa dal decreto anche la modifica delle tempistiche per la dichiarazione dei redditi 2025 l'emendamento prevedeva lo slittamento dal 28 febbraio al 17 marzo 2025 per la pubblicazione dei modelli definitivi.