Alla luce del grave ritardo nei pagamenti dei difensori, l'OCF esorta il Ministero della Giustizia ad agire con urgenza per garantire il rispetto del diritto alla difesa e riconoscere il lavoro degli avvocati impegnati nell'ambito del patrocinio gratuito.
L'Organismo Congressuale Forense, in seguito alle notizie provenienti da diversi fori, denuncia il grave ritardo nei pagamenti degli avvocati che prestano assistenza nell'ambito del patrocinio a spese dello Stato. Come risulta dalla nota dell'OCF, già ad ottobre i fondi destinati al pagamento dei legali sono stati completamente esauriti e molti avvocati sono ancora in attesa del compenso dovuto. È evidente che non solo sono stati stanziati fondi insufficienti, ma anche che la gestione amministrativa è inefficace e rischia di compromettere il diritto alla difesa per tutti i cittadini ex articolo 24 Cost. Infatti, conseguenza diretta di tale gestione, è la rinuncia di tanti legali all'incarico di avvocati per i non abbienti . Secondo l'OCF, il problema principale sarebbe l'accorpamento dei fondi per il patrocinio gratuito all'interno della voce di bilancio 1360 , che riguarda altre tipologie di spesa trasferte di funzionari, indennità per periti e testimoni, notifiche di atti esenti e costi di estradizione. Risulta, dunque, necessario un intervento immediato e strutturale che consenta - sblocco e pagamento degli arretrati dovuti agli avvocati - separazione dei fondi destinati al patrocinio gratuito dalle altre voci di spesa nel bilancio - pianificazione per il futuro di risorse adeguate , al fine di prevenire eventuali ripetizioni del problema. Alla luce di quanto sopra, l'Organismo esorta il Ministero della Giustizia ad agire con urgenza per garantire il rispetto del diritto alla difesa e riconoscere il lavoro degli avvocati impegnati nell'ambito del patrocinio gratuito.