Sanzionato il comune che trascura la necessaria trasparenza sui dati di contatto del proprio DPO

Per il primo cittadino non basta nominare il responsabile della protezione dei dati ed indicarlo sul proprio sito istituzionale. Il regolamento europeo richiede anche la comunicazione formale dei dati di contatto del proprio RPD/DPO all'Autorità centrale. E se il comune non provvede scatta la sanzione.

Lo ha chiarito il Garante Privacy con il provvedimento numero 698 del 14 novembre 2024. Un ente locale campano ha omesso di comunicare la nomina del proprio responsabile per la protezione dei dati personali al Garante il quale ha avviato un'istruttoria che si è conclusa con l'applicazione di una decisa sanzione amministrativa. Nell’ambito di una serie di controlli effettuati d’ufficio da questa Autorità, specifica infatti il provvedimento, « non risultava che il comune di avesse effettuato la comunicazione dei dati di contatto del responsabile della protezione dei dati all’Autorità – utilizzando l’apposito canale dedicato reperibile alla pagina https //servizi.gpdp.it/comunicazionerpd/s/ – richiesta dall’articolo 37, par. 7, del regolamento. A un controllo contestuale effettuato sul sito web istituzionale del comune, è stata invece accertata la pubblicazione dei dati di contatto del RPD, anch’essa prevista dalla medesima disposizione». In pratica, gli enti locali hanno da anni l’ obbligo di nominare un proprio RPD/DPO , di evidenziarlo sul proprio sito istituzionale e di comunicare al Garante i suoi dati di contatto. Questa comunicazione formale rappresenta un adempimento importante che dovrebbe essere sempre assolto tempestivamente dai titolari del trattamento con il supporto dello stesso RPD/DPO il quale, essendo di fatto un consulente, dovrebbe essere il primo ad evidenziare queste formalità obbligatorie ben prima dell'arrivo della sanzione. Purtroppo, molti enti pubblici affidano questo delicato incarico con procedure al massimo ribasso . E i risultati prestazionali sono poi direttamente correlati alle ridotte economie messe in campo per retribuire questa importante figura professionale.

Provvedimento del 14 novembre 2024, numero 698