L'Associazione Italiana Giovani Avvocati ha inviato una proposta di emendamento al Decreto Milleproroghe a tutte le forze parlamentari al fine di estendere il regime transitorio sulle modalità dell'esame di abilitazione alla professione forense fino al 2025, mantenendo così le stesse procedure adottate per le sessioni 2023 e 2024.
Carlo Foglieni, presidente di AIGA, ha espresso la preoccupazione dei giovani praticanti avvocati riguardo all'incertezza sulle modalità dell'esame attualmente in vigore. La richiesta principale è di ritardare l’entrata in vigore della legge numero 247/2012 per favorire una coerenza con le procedure attuali. È evidente, infatti, che, nonostante le numerose proroghe e le modifiche legislative intervenute nel tempo, «l'attuale disciplina dell'esame di abilitazione prevista dalla legge numero 247/2012 sia superata e non rispondente alle esigenze di preparazione degli aspiranti avvocati l'introduzione obbligatoria delle Scuole forensi e l'adozione di modalità d'esame emergenziali negli ultimi anni hanno contribuito a delineare un quadro normativo e formativo più articolato e diversificato». La proposta di AIGA mira a garantire una maggiore coerenza e continuità nel percorso di abilitazione, riducendo le incertezze per i candidati e mantenendo le modalità speciali di svolgimento dell'esame che prevedono una prova scritta atto giudiziario e un orale trifasico, già sperimentata con successo nella sessione 2023-2024. Foglieni sottolinea che la proroga del regime transitorio è cruciale per garantire un esame più equo e adeguato ai tempi «restiamo in attesa dell’adozione di una modifica normativa che preveda l’adeguamento, l’aggiornamento e l’ottimizzazione della disciplina in tema di esame d’abilitazione, offrendo finalmente ai giovani praticanti avvocati un percorso di abilitazione chiaro e ben definito, in linea con le attuali esigenze della formazione forense» conclude Foglieni.