È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 4 gennaio 2025, numero 3, una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativa alla concessione, per l'anno 2023, del rimborso delle spese sostenute dai genitori per l'adozione internazionale, oltre a un ulteriore contributo per i genitori adottivi di minori con Special Needs, e la riapertura dei termini di presentazione delle istanze di rimborso per le spese per l'adozione internazionale anno 2022.
Il testo integrale del decreto del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità del 6 agosto 2024, sarà disponibile sul sito https //www.commissioneadozioni.it. Il provvedimento è stato adottato all’esito di un’indagine condotta dalla Commissione per le adozioni internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I dati sono stati raccolti attraverso questionari web distinti per madre, padre e figlio, completati autonomamente. Dei 389 questionari raccolti, dopo validazione, solo 206 sono stati considerati validi, permettendo di accoppiare 73 genitori con i loro figli adottivi, completando 60 terne. Dalla ricerca è emerso che la maggioranza dei genitori adottivi ha optato per conservare il nome originario del figlio, considerandolo un elemento centrale della sua identità e un legame con le proprie radici. La maggior parte degli adottati ha confermato di aver mantenuto il nome di nascita, esprimendo soddisfazione per questa scelta. L'indagine ha rivelato differenze significative nella percezione delle caratteristiche somatiche e culturali tra genitori e figli adottivi circa la metà dei genitori hanno notato somiglianze fisiche nei figli che richiamano il Paese di origine, come il colore della pelle e i tratti del viso. La maggior parte dei genitori ha un'opinione positiva del Paese di origine del figlio, ed è interessata a conoscerne la cultura, parlando con il figlio di aspetti socio-culturali come cucina, storia, lingua e situazione sociopolitica. Per quanto riguarda la visione degli adottati sul tema delle origini, la maggior parte conserva un'opinione positiva del Paese di origine, mantenendo ricordi del periodo antecedente all'adozione, inclusi dettagli sulla struttura di accoglienza, il personale, le attività e le relazioni con altri bambini. Emergono forti segni di identificazione con la cultura italiana tra gli adottati, con una maggiore inclinazione a considerare l'Italia come il loro Paese di appartenenza, ma anche mantenendo un legame con il Paese d'origine.
Comunicato del 4 gennaio 2025 in G.U. del 4 gennaio 2025, numero 3