Dal 1° gennaio 2025 prende ufficialmente il via il Progetto straordinario «PintoPaga», con cui si intende azzerare entro due anni l'arretrato degli indennizzi previsti dalla Legge Pinto, migliorando l'efficienza del sistema giudiziario del nostro Paese.
Con l'approvazione della Manovra 2025, il progetto cd. «PintoPaga» mira ad annullare entro due anni da gennaio 2025 a dicembre 2026 il debito relativo alla liquidazione degli indennizzi dovuti dall'Italia per il mancato rispetto dei tempi processuali stabiliti dalla l. numero 89/2001 Legge Pinto . Grazie alla nuova normativa, il Ministero della Giustizia comunica che sarà possibile attuare la Convenzione con la Formez Pa, società in house della Presidenza del Consiglio, per l'assunzione di personale dedicato alla liquidazione dei pagamenti assegnati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. L'Ufficio I della Direzione Generale Affari Giuridici e Legali, attualmente composto da 15 unità impiegate nel processo, sarà potenziato con il reclutamento temporaneo di altri 59 addetti entro fine gennaio 2025. Questo incremento del personale consentirà di gestire i decreti arretrati dal 2015 al 2022 sulla piattaforma SIAMM PINTO DIGITALE, già utilizzata per le decisioni del 2023 emanate dalle Corti d'Appello. Il costo finale della Convenzione, quantificato in 5 milioni di euro, permetterà all'erario di risparmiare circa 60 milioni, grazie alla riduzione degli interessi per ritardato pagamento e alle spese legali per i giudizi di esecuzione. Infine, nella nota del Ministero della Giustizia, è stato precisato che per partecipare al nuovo processo sulla piattaforma informatica, i creditori dovranno semplicemente inviare in modalità telematica la richiesta di liquidazione corredata della documentazione necessaria per verificare i diritti e le dichiarazioni fornite. Il progetto in questione costituisce un'opportunità significativa per ottimizzare l'efficienza del sistema giudiziario italiano, riducendo i ritardi nei pagamenti degli indennizzi dovuti per violazione dei tempi ragionevoli dei processi e garantendo una risposta più tempestiva ai diritti dei cittadini.