Dopo il sì del Senato approda in Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2024, numero 305, la legge 30 dicembre 2024, numero 207 «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027».
La prima impressione che emerge dalla lettura del testo della legge di bilancio 2025 è che si tratti di un provvedimento multilivello dal bonus bebè alla riduzione delle aliquote Irpef, dall’esonero contributivo in favore delle lavoratrici mamme agli incentivi per lo svolgimento di attività sportive. Allo stesso tempo dall’insieme di disposizioni contenute nel provvedimento emerge un disegno unitario che conduce alla visione di un fisco “contributivo”. L’amministrazione finanziaria si presenta ai contribuenti con i lineamenti più umani, funzionalizzando la sua attività alla tutela dei diritti costituzionalmente garantiti. Attraverso la considerazione dei diritti fondamentali si giunge, appunto, ad un fisco meno distante che rispetta il contribuente in quanto “cittadino” e, dunque, in quanto tale, titolare di una serie di diritti e garanzie . Venendo ad un’analisi, nel dettaglio, delle previsioni contenute nella legge di bilancio 2025 assume rilevanza il bonus mamme che si concretizza nella previsione di uno sgravio contributivo che, a far data dal 2025, spetta alle lavoratrici madri di due o più figli che rispettino i requisiti previsti ex lege. Nella stessa ottica solidale si colloca il bonus bebè ovvero la corresponsione di una somma pari a mille euro per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 da famiglie con Isee non superiore a 40 mila euro l’anno. Parimenti, con funzione solidale, si colloca il riconoscimento di tre mesi di congedo parentale con retribuzione pari all’80%. Quanto detto dimostra che la famiglia resta al centro degli interventi riformistici a cui la legge di bilancio dedica una intera area di intervento. Aumentano anche le detrazioni per le spese scolastiche nelle scuole paritarie. Tra gli obiettivi del fisco vi è anche quello di contribuire alla transizione ecologica. Ed è in tale ottica che si colloca la riduzione dal 24 al 20% dell’aliquota Ires per tutte quelle imprese che investano in beni 4. 0 o 5.0 e che assumano l’1% di lavoratori in più. Quest’ultima previsione è chiaramente in linea con la considerazione dell’impresa come foriera di capacità contributiva e, dunque, si avverte l’esigenza di incentivare le attività imprenditoriali. Nello stesso solco si colloca anche la proroga per i prossimi tre anni, della maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti che consentano di inserire nuove risorse nel tessuto produttivo. Viene, inoltre, confermata la detassazione dei premi di produttività, introdotti, si rammenta, per effetto della creazione dell’amministrazione cd. di risultato. Aumenta, inoltre, da 30 mila a 35 mila euro la soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che consente di beneficiare della flat tax. Nell’ottica della sussidiarietà orizzontale sono previste agevolazioni fiscali sotto forma di crediti di imposta anche per le imprese che acquistino beni strumentali da destinare alle zone del Mezzogiorno. A supporto dello sport, considerato come valore da tutelare si pensi al rinnovato articolo 33 Cost. è previsto il “Fondo dote famiglia” per le attività sportive e ricreative effettuate in periodi extrascolastici. Continua anche il processo di riduzione delle aliquote Irpef che da quattro aliquote sono arrivate a 3 23% fino a 28.000 euro, 35% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro e 43% oltre i 50.000. È una legge di bilancio che pone al centro del potere impositivo il contribuente e punta a rafforzarne il rapporto di fiducia con il fisco. Da qui origina anche la “Carta dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per famiglie con ISEE non superiore a quindicimila euro. Ancora, nella stessa ottica, si colloca la previsione di un fondo di garanzia mutui per la prima casa che consente a giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36 di usufruire della garanzia dello Stato.
Legge 30 dicembre 2024, numero 207 in G.U. del 31 dicembre 2024, numero 305