Ridurre la frammentarietà del sistema è uno degli obiettivi conclamati dalla riforma fiscale. L’articolo 21 della legge 9 agosto 2023, numero 111, ha delegato il Governo ad adottare, entro 12 mesi dalla entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per il riordino organico delle disposizioni mediante l’adozione di Testi Unici.
In tale ottica si colloca l’approvazione, in data 29 ottobre 2024, in via definitiva da parte del Consiglio dei Ministri, dei Testi Unici sulla giustizia tributaria, sui tributi erariali e sulle sanzioni tributarie, la cui entrata in vigore è prevista per il 2026. Il Testo Unico sulla giustizia tributaria compendia la disciplina degli organi di giustizia tributaria e le norme sul processo tributario attualmente previste dai dlgs. numero 545/92 e 546/92 . Quest’ultimo si suddivide in due parti la prima dedicata all’ordinamento della giurisdizione tributaria e il secondo alle disposizioni sul processo tributario l’ultima parte contiene, invece, le disposizioni finali con eventuali abrogazioni della disciplina incompatibile con quella attuale. La prima parte è dedicata, dunque, ai diversi organi ovvero ai componenti della Corte di Giustizia tributaria e alle relative vicende composizione, requisiti, formazione, cause di incompatibilità, etc…. , nonché al Consiglio di Presidenza disciplinando le relative vicende giuridiche. La seconda parte, invece, attiene all’atto introduttivo del giudizio, alle impugnazioni e ai diversi procedimenti esperibili dinnanzi agli Organi di giustizia tributaria tra cui i procedimenti conciliativi . Il Testo Unico agevola non soltanto gli studiosi e operatori del settore che non devono più ricercare la disciplina in fonti differenti, ma anche i contribuenti che possono avere una visione unitaria del sistema processuale tributario. Esso contiene anche modifiche al fine di adeguare il Testo Unico con la digital era, la quale necessita di una specifica e dettagliata disciplina pubblicazione telematica delle sentenze . Il Testo Unico sui tributi minori consente di uniformare la disciplina di quei tributi che sono andati diffondendosi negli anni e che fanno riferimento ai nuovi indici di capacità contributiva. Vi rientrano, a titolo esemplificativo, l’imposta sul valore degli immobili all’estero, le imposte in materia di servizi assicurativi e contratti vitalizi, il volo taxi, l’imposta sugli aereomobili privati, la tobin tax, l’imposta sui servizi digitali, il bollo, le tasse sulle concessioni governative. Oltre alla disciplina degli elementi essenziali dell'imposta, il Testo Unico contiene delle disposizioni anche per quanto riguarda i relativi adempimenti e versamenti. La disciplina dell’accertamento sarà, invece, contenuta in specifici Testi Unici. Come si legge nella relazione illustrativa, il Testo Unico sui tributi erariali minori persegue la finalità di una puntuale individuazione delle norme attualmente vigenti riorganizzandole nel settore di relativa competenza. È stato approvato in via definitiva anche il Testo Unico attinente al sistema sanzionatorio con l’obiettivo di riorganizzare e sistematizzare la normativa nel rispetto del principio di certezza del diritto. Si muove, infatti, dal presupposto che la prescrizione sanzionatoria debba essere chiara e intellegibile in quanto il contribuente vi ripone un legittimo affidamento. Proprio sulla base di tali presupposti è stato previsto il riordino e l’armonizzazione delle disposizioni normative sanzionatorie. Il Testo Unico contiene sanzioni per le imposte dirette, per le imposte indirette, nonché le sanzioni previste in caso di violazione della disciplina sui tributi erariali minori. L’approvazione dei Testi Unici dimostra, in primis che l’uniformità e l’armonizzazione rappresentino un valore giuridico da tutelare in secondo luogo, che si rafforza sempre di più la prospettiva di un rapporto collaborativo tra Amministrazione finanziaria e contribuente. L’intellegibilità della norma, l’unitarietà della disciplina, l’armonizzazione sistematica, infatti, rappresentano degli strumenti attraverso i quali rendere meno gravosi i compiti del contribuente, migliorandone la gestione del carico fiscale.