Codice degli incentivi e Codice dei Contratti pubblici: gli interventi riformistici

Il 21 ottobre è stato approvato in Consiglio dei Ministri, in via preliminare, lo schema di decreto legislativo del Codice degli incentivi e del Correttivo al Codice dei Contratti pubblici di cui al d. lgs. numero 36/2023.

Il primo opera nell'ottica cd. contributiva sistematizzando le diverse tipologie di agevolazioni fiscali riconosciute in favore delle imprese, mediante la previsione di un documento unico. Ridurre la frammentarietà del sistema è sicuramente uno degli obiettivi delle riforme che hanno interessato diversi rami dell'ordinamento giuridico, con cui si mira a rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadino e Pubblica Amministrazione. In tale ottica è previsto l'incremento degli strumenti quali il “Registro Nazionale degli aiuti di Stato”, una nuova piattaforma che consente di accertare le agevolazioni fiscali concesse, con funzione, pertanto, di indirizzo per gli operatori economici. Per quanto riguarda il Correttivo al Codice degli appalti, tra i diversi interventi, assume particolare rilevanza quello previsto all'articolo 193, comma 13, il quale testualmente prevede che «in relazione alla specifica tipologia di lavoro o servizio, l'ente concedente può prevedere criteri di aggiudicazione premiali, volti a valorizzare l'apporto di ciascuna offerta agli obiettivi di sviluppo, innovazione e digitalizzazione». Di tale enunciato è possibile tracciare due linee direttrici la prima attiene alla “premialità”, ovvero l'aggiudicazione potrebbe ricadere su quelle imprese che contribuiscano al perseguimento di fini nazionali e sovranazionali, tra cui, appunto, la transizione digitale. Quest'ultima, infatti, deve essere perseguita anche in virtù della integrazione delle regole comunitarie nei vari ordinamenti nazionali. La digital era implica, dunque, una rivalutazione anche degli strumenti di cui si dotano le imprese nell'esercizio dell'attività. Per rafforzare tale obiettivo è stata prevista l'introduzione di un “gestore del processo digitale”, con potere di supervisione e coordinamento generale degli interventi in corso, nonché l'obbligatorietà per ciascuna impresa di dotarsi di un Building Information Modeling BIM , metodo di gestione informativa digitale il quale richiede l'attivazione di un percorso di formazione di specifiche figure professionali . Nell'ottica di incrementare il processo di transizione digitale, dunque, si individuerebbero dei criteri di aggiudicazione della gara di appalto cd. premiali. La seconda linea direttrice riguarda il riconoscimento in favore delle imprese di una funzione di ausilio rispetto all'attività statale. Si valorizza, dunque, il «dovere inderogabile di solidarietà economica» articolo 2 Cost. che grava su tutti i cittadini, ivi compresi coloro che esercitano attività di impresa e di sussidiarietà orizzontale articolo 118 Cost. . Nel dotarsi di strumenti tecnologici, le imprese contribuiscono al processo di crescita del Paese che passa necessariamente dalla innovazione.