Cdm: approvati il Codice degli incentivi e il Correttivo al Codice dei contratti pubblici

Nella seduta del 21 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo sul Codice degli incentivi e il Correttivo al Codice dei contratti pubblici. Via libera anche al decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in ambito lavorativo, universitario e di ricerca per la migliore attuazione del PNRR.

In linea con la delega governativa prevista dall'articolo 3, comma 1 e 2, lett. b della Legge 160/2023 che richiede una revisione del sistema di agevolazioni per le imprese, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera preliminare allo schema di decreto legislativo sul Codice degli incentivi . Questa iniziativa mira a ridefinire il panorama degli incentivi statali attraverso una revisione che promuova la collaborazione tra le autorità centrali e locali. Il decreto contiene 29 articoli divisi in cinque sezioni i punti salienti della riforma includono l'enfasi sull'utilizzo di strumenti digitali come il Registro nazionale degli aiuti di Stato e la piattaforma telematica Incentivi.gov.it , nonché la standardizzazione e semplificazione dei processi per l'utilizzo degli incentivi. Inoltre, è prevista la programmazione degli interventi pubblici basata sui risultati e l'istituzione di meccanismi di valutazione dell'efficacia degli incentivi nel tempo. Contestualmente, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che apporta correzioni e integrazioni al Codice dei contratti pubblici, con l'obiettivo di semplificarne la disciplina e rispondere alle esigenze del settore, in coerenza con gli obiettivi del PNRR relativi alla riforma degli appalti pubblici. Tra le principali novità introdotte, si segnalano le norme che riguardano l'equo compenso, le tutele lavoristiche, la digitalizzazione, la revisione prezzi, la qualificazione delle stazioni appaltanti, la disciplina dei consorzi, la tutela di micro, piccole e medie imprese, nonché la fase esecutiva del contratto d'appalto e il Partenariato pubblico privato PPP . L'Esecutivo, infine, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale. Il testo, analogamente a quanto previsto da altri Paesi europei, aggiorna con atto avente forza di legge l'elenco dei Paesi di origine sicuri che, tenuto conto dei criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea e dei riscontri rinvenuti dalle fonti d'informazione fornite dalle organizzazioni internazionali competenti, attualmente sono Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.