Questi i temi centrali affrontati nel Primo Congresso Giuridico Forense del Lazio, organizzato dal COA Roma e dall'Unione degli Ordini Forensi del Lazio nelle giornate del 19 e 20 settembre.
Ben 2900 gli avvocati iscritti, ospitati nei locali dell'Auditorium Conciliazione alla presenza delle massime autorità della Giustizia Nazionale e locale, tra cui il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, e dal Procuratore Generale, Luigi Salvato. Il discorso di apertura dei lavori al Congresso è stato affidato al Presidente del COA Roma, Paolo Nesta, che ha parlato delle sfide che la Giustizia dovrà affrontare nel prossimo futuro. Tra queste troviamo la lentezza dei processi la mancanza di risorse e strutture adeguate la carenza di personale giudiziario e amministrativo l'accesso alla Giustizia che spesso è difficile, specialmente per le fasce più deboli della popolazione la necessità di migliorare la digitalizzazione del sistema giudiziario e di adeguare le disposizioni sulla formazione continua degli Avvocati e dei Magistrati. Il Presidente dell'UOFL, David Bacecci, ha sottolineato l'importanza del primo congresso organizzato congiuntamente dagli Ordini Forensi del Lazio, che rappresentano oltre 35.000 Avvocati. Durante l'incontro, sono state tenute due lezioni magistrali su Le nuove frontiere della responsabilità civile e l'Avvocatura ieri, oggi e domani dai professori Guido Alpa e Franco Coppi, rispettivamente. Il congresso si è focalizzato sul futuro della Giustizia italiana e sul ruolo degli Avvocati ed ha offerto un'opportunità di confronto tra l'Avvocatura e la società civile, con l'obiettivo di fornire una prospettiva sul futuro della professione forense. Tra gli argomenti affrontati l'aggiornamento professionale le novità normative e giurisprudenziali temi politici attuali come l'inserimento dell'Avvocato in Costituzione e lo stato della giustizia nei Tribunali italiani la celebrazione della cultura legale e della tradizione giuridica della regione, includendo la presentazione di casi locali, la discussione di tradizioni forensi e giuridiche locali, e la riflessione sulle influenze culturali e storiche sul sistema giuridico. Si è promosso il dialogo, la collaborazione e lo sviluppo nel contesto locale e regionale, con particolare attenzione alla cooperazione forense fra Ordini su questioni legali di interesse comune.