Riforme della Magistratura: le prospettive delle Camere Penali

Il Presidente delle Camere Penali Francesco Petrelli ed il Segretario Rinaldo Romanelli sono stati auditi dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati in relazione al ddl numero 1917, avente ad oggetto la riforma costituzionale della separazione delle carriere, le modalità elettive per sorteggio e il consiglio superiore della magistratura, l’introduzione dell’alta corte di giustizia con funzioni disciplinari.

Durante l'audizione si è discusso dell'importanza di introdurre un concorso separato per chi desidera diventare magistrato, in linea con l'esistenza dei due diversi consigli superiori della magistratura dei poteri del CSM, unici in Europa, mettendo in evidenza la necessità di stabilire limiti per evitare possibili abusi e si è mostrato apprezzamento per la creazione dell'Alta Corte di Giustizia.   L'UCPI ha espresso disaccordo, invece, riguardo alla proposta di includere nella Costituzione le valutazioni di professionalità, criticando la situazione attuale e cancellando la precedente responsabilità del CSM nella promozione dei magistrati, sottolineando l'importanza di valutazioni basate sul merito. Infine, è stata accolta favorevolmente l'idea di selezionare casualmente i membri togati del Consiglio Superiore della Magistratura e soprattutto la creazione dei due consigli superiori, uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri, seguendo le raccomandazioni passate dell'Unione. Anche l'Organismo Congressuale Forense, guidato da Mario Scialla e Antonino La Lumia, ha appoggiato la separazione tra Pubblici Ministeri e Giudici durante l'audizione alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, considerandola un passo importante per migliorare l'equità nel sistema giudiziario.  La riforma, se attuata, potrà dissipare conflitti d'interesse e garantire equità. Si ribadisce che la proposta non comprometterà l'indipendenza del Pubblico Ministero, assicurando un sistema giudiziario equo e indipendente.

Nota UCPI