Riforma fiscale: pubblicato in Gazzetta il Decreto correttivo

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 agosto 2024 il decreto legislativo 5 agosto 2024, numero 108, recante «Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale».

Sono state pubblicate le disposizioni correttive relative al decreto legislativo 30 dicembre 2023, numero 221, che mira a incentivare l'adempimento spontaneo delle obbligazioni fiscali. Il decreto correttivo d.lgs. numero 108/2024 , preliminarmente approvato dal Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri. Per quanto attiene ai gruppi di società, il Decreto ha limitato l'applicazione alle sole società facenti parte dello stesso gruppo fiscale nazionale della società interessata, a condizione che raggiungano determinati requisiti e che il gruppo adotti un sistema di controllo fiscale integrato. L'intervento correttivo ora garantisce l'accesso al regime per le società appartenenti a un gruppo di imprese , indipendentemente dall'inclusione nel perimetro di consolidamento fiscale, purché almeno un soggetto del gruppo soddisfi i requisiti e venga adottato un sistema di controllo fiscale unitario a livello di gruppo. Il regime viene esteso attraverso due nuovi parametri il controllo di diritto maggioranza dei voti in un'assemblea ordinaria e il controllo di fatto capacità di esercitare un'influenza dominante in un'assemblea ordinaria , considerando anche i voti delle società controllate ed escludendo le imprese affiliate. Inoltre, viene introdotta una protezione penale che esonera i contribuenti virtuosi dall'applicazione delle sanzioni penali fiscali, in particolare per il reato di dichiarazione infedele, a condizione che i rischi fiscali siano stati comunicati in modo preventivo e completo all'Agenzia delle Entrate. Questa tutela si applica solo alle violazioni fiscali relative a elementi attivi non dichiarati o sottratti all'imposizione. Per rafforzare ulteriormente il Regime di cooperative compliance, le sanzioni amministrative relative alle violazioni nei periodi fiscali precedenti all'accesso vengono totalmente disapplicate, estendendo il beneficio dello scudo penale per il reato di dichiarazione infedele anche a tali casi. La comunicazione dei rischi deve avvenire entro 120 giorni dalla notifica dell'accesso al Regime e deve chiarire in modo inequivocabile il comportamento adottato dal contribuente. La voluntary disclosure per il passato e i benefici connessi sono estesi ai contribuenti già inseriti nel Regime di cooperative compliance, a condizione che i rischi siano comunicati entro 120 giorni dall'entrata in vigore del Decreto Correttivo. Infine, la scadenza della rata della rottamazione quater, prevista originariamente per il 31 luglio, è stata posticipata al 15 settembre 2024, come indicato dall'articolo 6 d.lgs. numero 108/2024.

Decreto legislativo 5 agosto 2024, numero 108 in G.U. del 5 agosto 2024, numero 182