Il Senato ha approvato definitivamente il ddl 1197, relativo alla conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, numero 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica.
Il Senato ha dato il via libero definitivo al decreto “Salva-Casa” con 106 voti a favore, 68 contrari e 1 astenuto. L'obiettivo iniziale del provvedimento in oggetto era quello di risolvere piccole discrepanze regolarizzare questioni formali che creano ostacoli nelle compravendite. Tuttavia, le modifiche apportate alla versione originale hanno introdotto cambiamenti significativi con impatti notevoli, inclusi aspetti come le norme antisismiche e la conformità agli standard, che vanno ben oltre piccoli aggiustamenti. Alcuni senatori hanno evidenziato che il decreto introduce misure permanenti senza limiti temporali, contravvenendo all'articolo 77 Cost., sottolineando l'importanza di affrontare il crescente bisogno di alloggi con una strategia di pianificazione abitativa e l'urgenza di intervenire sul dissesto idrogeologico e la sicurezza antisismica. Altri hanno criticato il decreto, definendolo una deregulation con sanatorie edilizie, ma senza politiche abitative o investimenti per l'edilizia pubblica. È stato anche evidenziato che il decreto potrebbe favorire la trasformazione di abitazioni in case vacanza o b& b, alzando i costi degli immobili e mettendo a rischio la residenzialità per le fasce più deboli. In definitiva, le opinioni divergenti evidenziano un panorama complesso riguardo al decreto salva casa , con critiche sulla mancanza di risposte adeguate ai bisogni abitativi reali della popolazione e sull'apparente favoreggiamento degli interessi degli abbienti a discapito di chi cerca una casa accessibile e dignitosa. Per un maggiore approfondimento, vedi anche la news “Il sì della Camera al Decreto Salva-Casa”.
Legge 24 luglio 2024, numero 105 in G.U. del 27 luglio 2024, numero 175