Emergenza Giudici di Pace: tutti i dati del monitoraggio dell’OCF

La situazione dei Giudici di Pace sta diventando un problema urgente, specialmente con l'aumento di responsabilità determinato dalla Riforma Cartabia. L'Organismo di Coordinamento Forense ha raccolto informazioni sulle varie problematiche a riguardo, tramite un questionario, evidenziando criticità nella pianta organica e nell'infrastruttura informatica che influiscono sulla qualità e tempestività dei servizi giuridici.

Quali sono le criticità evidenziate dai monitoraggi? I monitoraggi hanno mostrato carenze significative di personale in diversi tribunali. Solo una parte dei giudici e del personale amministrativo previsti è effettivamente in servizio, causando ritardi nelle procedure giudiziarie, in particolare per quanto riguarda la pubblicazione delle sentenze. Un'altra problematica riguarda la mancanza dei dispositivi adeguati per i processi telematici, mentre la connessione internet e la piattaforma telematica presentano frequenti problemi tecnici. Le difficoltà nell'aggiornamento del software, nella manutenzione dei dispositivi e nella stabilità della connessione influiscono sulla tempestività delle procedure. I tempi di attesa per la gestione delle cause variano notevolmente tra i vari uffici, con ritardi significativi in diverse fasi dei procedimenti giudiziari. Le Regioni meridionali e insulari presentano sfide aggiuntive legate alla connettività e alla funzionalità della piattaforma telematica.   L'OCF esprime preoccupazione per il rischio di blocco della giustizia di prossimità e sottolinea la necessità di risolvere le problematiche strutturali e di personale negli uffici dei Giudici di Pace. Per migliorare l'efficienza, è fondamentale completare la pianta organica e assicurare l'assunzione a ruolo dei giudici in fase di tirocinio. Accursio Gallo, Segretario dell'OCF, sottolinea l'importanza di affrontare queste sfide urgenti per evitare il collasso della giustizia di prossimità. Importante anche la preoccupazione dei Presidenti dei COA, che evidenziano la necessità di intervenire tempestivamente per garantire un servizio giuridico migliore per i cittadini. Le proposte avanzate al Ministro Nordio sono sollecitate e si spera che possano portare a miglioramenti significativi nell'erogazione dei servizi giudiziari di prossimità. Anche AIGA si unisce allo stato di agitazione dichiarato dall'Assemblea dell'OCF per evidenziare la grave situazione degli Uffici dei Giudici di Pace, avendo già portato queste difficoltà, lo scorso giugno, all'attenzione del Ministro della Giustizia, chiedendo una proroga per l'ampliamento delle competenze degli Uffici dei GdP. Tra le proposte consentire agli avvocati di emettere ingiunzioni di pagamento per alleggerire il carico di lavoro degli uffici formare e assegnare personale regionale agli uffici dei Giudici di Pace potenziare i poteri notificatori ed esecutivi degli avvocati, incoraggiando i cittadini ad utilizzare il domicilio digitale privatizzare l'Ufficio Notifiche Esecutive U.N.E.P. affidando le funzioni a un libero professionista, mentre il personale attuale lavorerebbe negli uffici dei Giudici di Pace estendere l'assistenza dell'Ufficio del Processo agli uffici dei Giudici di Pace.   La situazione critica limita i giovani avvocati e impedisce ai cittadini di ottenere una risposta giusta e tempestiva. AIGA chiede, quindi, un tempestivo intervento dalle istituzioni politiche e attende di conoscere le misure che verranno adottate dalle Istituzioni Forensi nel caso in cui l'emergenza continui.

OCF_Monitoraggio GdP