La Camera dei Deputati ha approvato il primo articolo del ddl Nordio, che prevede l’eliminazione del reato di abuso d'ufficio. Questa decisione è solo il primo passo di un accordo più ampio che mira a rivedere complessivamente i reati contro la PA.
Il provvedimento ha ottenuto il sostegno della maggioranza, mentre il resto dell'opposizione si è espresso contro, ritenendo inaccettabile l'abolizione di tale reato. Le statistiche mostrano un calo significativo dei procedimenti per abuso d'ufficio negli ultimi anni, e anche il numero delle condanne è diminuito notevolmente. La soppressione del reato in questione potrebbe, quindi, permettere a oltre 3.600 persone già condannate per questo motivo di chiedere la revoca della sentenza. Il Governo, per rispondere alle preoccupazioni che questa eliminazione potrebbe lasciare scoperte certe condotte illecite, ha inserito nel decreto-legge carceri una norma che punisce il peculato per distrazione. Lo stesso Guardasigilli ha assicurato che questo nuovo reato è diverso dall'abuso d'ufficio perché protegge beni diversi. Ma c’è di più. Infatti, la Commissione Europea ha proposto una direttiva anticorruzione che richiede di mantenere sanzioni penali per atti illeciti commessi da funzionari pubblici. Nordio ha però annunciato di recente di aver trovato un accordo per rendere più flessibile questa direttiva e riconoscere le azioni contro la corruzione già intraprese dall'Italia. Ora si attende il voto sulla restante parte del provvedimento, che comprende misure sulle intercettazioni, sulla custodia cautelare e sull'inappellabilità delle assoluzioni, previsto per martedì
Ddl 1718