Cdm: via libera al Decreto carceri e al riordino del sistema della riscossione

Arriva l’ok del Consiglio dei Ministri al decreto-legge recante “misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del ministero della Giustizia”. Semaforo verde anche, in ambito fiscale, al decreto legislativo sulla riscossione.

Decreto carceri Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Dl Giustizia all’interno, anche un pacchetto di norme per umanizzare il carcere. Nello specifico, il provvedimento mira a rafforzare la sicurezza, l’operatività e l’efficienza degli istituti penitenziari mediante l’assunzione di mille unità personale del Corpo della polizia penitenziaria e lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di vice-ispettori e vice-commissari della polizia penitenziaria garantire il miglior funzionamento degli istituti di pena, mediante l’incremento del personale che opera in ambito penitenziario e minorile assicurare un più efficace reinserimento dei detenuti nella società, anche attraverso l’istituzione di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale di coloro che hanno i requisiti per accedere alle misure penali di comunità, ma che non sono in possesso di un domicilio idoneo e sono in condizioni socio-economiche non sufficienti per provvedere al proprio sostentamento introdurre una nuova fattispecie di reato al fine di chiarire definitivamente la punibilità delle condotte di peculato per distrazione del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio eliminare le incertezze interpretative in relazione alle procedure esecutive nei confronti degli Stati esteri razionalizzare benefici e regole di trattamento applicabili ai detenuti, in particolare in materia di colloqui telefonici e liberazione anticipata assicurare l’effettività delle funzioni di impulso e coordinamento del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo anche in relazione ai poteri di avocazione del procuratore generale presso la corte d’appello differire il termine per l’entrata in vigore del tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, al fine di permettere l’adozione degli interventi necessari per l’effettiva operatività del medesimo.   In particolare, «in materia di reinserimento dei detenuti nella società, si prevede che il pubblico ministero indichi espressamente nell’ordine di esecuzione della pena da espiare, tutte le detrazioni previste dalle norme sulla liberazione anticipata articolo 54 della legge 26 luglio 1975, numero 354 , al fine di rendere immediatamente percepibile al destinatario il termine finale della pena in caso di ottenimento di tutte le detrazioni o la pena che sarebbe invece da espiare senza le detrazioni». Ancora «si introduce l’obbligo, per il magistrato di sorveglianza, di accertare d’ufficio la sussistenza dei presupposti necessari ai fini della concessione del beneficio in caso di presentazione di istanze d’accesso alle misure alternative alla detenzione semilibertà, affidamento in prova, detenzione domiciliare o ad altri benefici analoghi o nei novanta giorni antecedenti il termine per l’espiazione della pena, computando le detrazioni previste. Di conseguenza, la possibilità per il condannato di presentare istanza di concessione della liberazione anticipata viene ammessa, in via residuale, in presenza di uno specifico interesse che deve essere indicato, a pena di inammissibilità, nell’istanza medesima». Anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha dato via libera al provvedimento che porta il suo nome «il decreto che abbiamo approvato» prevede «un intervento vasto e strutturale che affronta in modo organico un altro settore del sistema dell’esecuzione penale. Contiene anche delle norme di diritto penale sostanziale nell’ambito anche del processo civile». «Questo intervento è frutto di una visione del governo Meloni, condivisa dalla coalizione, dai nostri sottosegretari. È una condivisone che sul punto di vista della giustizia è orientata essenzialmente per quanto riguarda il provvedimento di oggi su quella che potremmo chiamare ‘umanizzazioni carcerarie», ha aggiunto. Per quanto riguarda poi i tossicodipendenti e i minori detenuti, il Ministro ha dichiarato «vogliamo facilitare il trasferimento della detenzione dalla brutalità dell’istituto penitenziario alla comunità di accoglienza. Sempre restando fermo che si tratta di regime detentivo, trasferiamo minori e tossicodipendenti dal carcere alla comunità. È un passo molto importante, ci porta molto avanti nel reinserimento sociale ed è un rimedio al sovraffollamento carcerario». «Il sovraffollamento delle carceri non è dovuto a una decisione governativa, è il magistrato che decide dello status libertatis. E spetta sempre alla magistratura di sorveglianza», ha sottolineato Nordio.   video   Decreto riscossione «Snellire l’enorme magazzino di debiti fiscali, arrivato alla cifra di 1.200 miliardi, evitare che se ne crei uno simile in futuro e rendere la riscossione più veloce ed efficiente». È con questi obiettivi che il governo ha definitivamente approvato il decreto sulla riscossione, nell'ambito dell'attuazione della Riforma fiscale. Tra le principali novità, si segnalano la possibilità di dilazionare il pagamento di debiti di oltre 120mila euro attraverso 120 rate senza adempimenti la pianificazione annuale dell'attività di riscossione alla fine di ogni mese, poi, l’Agenzia delle Entrate dovrà comunicare lo “stato dell’arte” della riscossione il discarico automatico delle somme non riscosse dopo 5 anni la possibilità di impugnare la cartella di pagamento non notificata nel caso di pregiudizio derivante da procedure previste dal codice della crisi d’impresa, operazioni di finanziamento da soggetti autorizzati e cessione d’azienda.   Il Governo ha approvato anche un provvedimento per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche, in attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, numero 118, oltre a due disegni di legge, recanti rispettivamente il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2023” e “Disposizioni per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2024”.

Decreto-legge 4 luglio 2024, numero 92 in G.U. del 4 luglio 2024, numero 155