«Siamo soddisfatti per l'approvazione in Commissione Giustizia del disegno di legge in materia di legittimo impedimento degli avvocati nel processo civile. Una norma di buonsenso, da noi portata avanti per garantire ai legali il diritto-dovere di poter svolgere il proprio lavoro liberi da condizionamenti, tutelando così i cittadini». Queste le dichiarazioni della prima firmataria sul ddl in tema di legittimo impedimento degli avvocati, Erika Stefani.
Anche l'Associazione Italiana Giovani Avvocati esprime soddisfazione per l’approvazione in Commissione Giustizia del Senato del d.d.l. numero 729, che prevede «la possibilità per gli avvocati e avvocate di chiedere la “restituzione in termini” nel caso in cui siano incorsi in decadenza per causa di un’improvvisa malattia o particolari condizioni di salute legate allo stato di gravidanza, per assistenza a figli, famigliari con disabilità o con grave patologia, esigenze improrogabili di cura della prole in età infantile o in età scolare che non consentano di delegare le funzioni nella gestione del proprio mandato», chiedendo, inoltre, il rinvio dell’udienza. Il Presidente Foglieni ha sottolineato come l'approvazione di tale ddl rappresenti «un importante passo per la tutela degli avvocati anche nella loro qualità di individui» essendo «uno strumento di bilanciamento tra la difesa dei diritti dei cittadini e quelli personali dell'avvocato». Anche l'Organismo Congressuale Forense esprime pieno apprezzamento a riguardo, sottolineando come si sia in presenza di «una norma di civiltà, che deve essere riconosciuta quale diritto per gli avvocati e per le avvocate, ostacolati - nell’esercizio delle loro funzioni - da problemi di salute propri o dei familiari, o da cause di forza maggiore». Tale strumento preserva «l'integrità del sistema giudiziario e consentendo, al contempo, la tutela dei propri assistiti».
Ddl numero 729