AIGA: presentate al Ministro Nordio le soluzioni per “alleggerire” i Giudici di Pace

Tra le proposte più rilevanti, la possibilità per gli avvocati di emettere ingiunzioni di pagamento, ma anche di aumentare il loro potere notificatorio, oltre a demandare alle Regioni l’organizzazione della giustizia “onoraria”.

L'Associazione Italiana Giovani Avvocati ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, evidenziando le varie problematiche che interessano gli Uffici dei Giudici di Pace in tutta Italia e presentando proposte volte a risolvere l'emergenza nel settore della Giustizia. Le inefficienze dei Giudici di Pace sono principalmente dovute alla mancanza di personale sia amministrativo che giudicante, alla carenza di infrastrutture tecnologiche e al mancato adeguamento alla recente riforma “Cartabia”, che ha portato con sé un processo di digitalizzazione spesso rimasto inattuato. Le proposte dell’AIGA al Ministro Nordio iniziano con la richiesta di prorogare l'entrata in vigore delle nuove competenze dei Giudici di Pace, oggi fissato a novembre 2025, per evitare sovraccarichi ai Giudici Onorari la proroga, infatti, consentirebbe interventi mirati per affrontare le problematiche degli Uffici dei Giudici di Pace. In primo luogo, dall’indagine svolta dall’Associazione, emerge che una parte consistente delle cause iscritte a ruolo riguarda il procedimento monitorio di ingiunzione. Tra le proposte, si suggerisce di permettere agli avvocati di emettere direttamente l'ingiunzione di pagamento, alleggerendo così il carico degli Uffici. In secondo luogo, al fine di sopperire alla carenza del personale amministrativo, si propone di coinvolgere le Regioni nell'organizzazione della Giustizia di Pace e di incentivare accordi tra il Ministero e gli enti territoriali per il reclutamento di personale regionale con formazione adeguata presso gli Uffici dei Giudici di Pace. Inoltre, si suggerisce di rivedere il funzionamento degli Uffici Notifiche Esecuzioni e Protesti UNEP una gran parte delle competenze oggi affidate agli Ufficiali Giudiziari, infatti, ben potrebbe essere attribuita agli avvocati mediante un potenziamento del potere notificatorio ed esecutivo, incentivando l'uso del domicilio digitale. Infine, AIGA suggerisce di privatizzare tali Uffici o affidare le loro competenze a un libero professionista esercente una funzione di pubblico interesse, seguendo l’esempio di altri paesi europei come Francia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi. Il Presidente dell’Associazione, Carlo Foglieni, esprime fiducia nella positiva accoglienza delle proposte da parte del Ministro Nordio, con l'obiettivo di migliorare la situazione dei Giudici di Pace e garantire a tutti i cittadini un servizio di giustizia più efficiente «questa iniziativa, se concretizzata, consentirebbe di ricollocare molti operatori del comparto Giustizia, oggi addetti agli U.N.E.P., presso gli Uffici dei Giudici di Pace e dei Tribunali, senza alcun aggravio per la spesa pubblica» ha chiosato il Presidente.