Con la delibera del 18 giugno 2024, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 10, 11e 12 luglio 2024.
L’Unione era già intervenuta sul tema con la delibera dello scorso 14 maggio per «denunciare pubblicamente tanto la mancanza di un programma di serie riforme strutturali e di ripensamento dell’intera esecuzione penale, quanto l’irresponsabile indifferenza della politica di fronte al dramma del sovraffollamento ed alla tragedia dei fenomeni suicidari». La Giunta dell’Unione aveva concordato con tutte le Camere Penali territoriali l’avvio di una maratona oratoria nei luoghi pubblici disponibili delle città, «rappresentando in tal modo alla società civile la condizione inumana dei detenuti, il degrado della realtà carceraria nella quale sono costretti a operare gli stessi detenenti, le inefficienze del sistema, e ogni altro aspetto che possa offrire l’immagine del fallimento di un sistema che rappresenta la negazione stessa della democrazia ad organizzare ogni opportuna iniziativa di informazione e protesta». Anche il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa è nuovamente intervenuto, «come già aveva fatto, peraltro inutilmente, nel 2023 quando aveva denunciato il numero di suicidi senza precedenti verificatisi nel 2022 sottolineando la presenza nelle carceri italiane di “condizioni preoccupanti”». Ciononostante, il fenomeno non si è arrestato, registrando altri 4 casi nel corso dell’ultimo fine settimana. Per questi motivi, la Giunta ha deliberato lo sciopero nei giorni del 10, 11 e 12 luglio 2024, convocando le Camere Penali territoriali alla manifestazione di Roma dell’11 luglio 2024, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza carceri.