Il parere della Commissione Giustizia sul correttivo Cartabia per il processo civile

La commissione Giustizia del Senato ha approvato il parere, favorevole ma con osservazioni, al decreto correttivo alla riforma del processo civile.

Il parere approvato dalla Commissione Giustizia ha evidenziato una serie di criticità che dovranno essere risolte dal Ministero della Giustizia nella versione finale del provvedimento che arriverà in Consiglio dei Ministri. In particolare limitare la responsabilità aggravata per la parte soccombente la sanzione economica, compresa tra 500 e 5.000 euro, non deve seguire in automatico alla soccombenza. Tale limitazione dovrebbe estendersi all'obbligo sanzionatorio da parte della Cassazione nei casi di ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati migliorare il procedimento di primo grado di cognizione ordinaria con riferimento alle modifiche dell'articolo 171-bis del codice in materia di verifiche preliminari, si sottolinea l'importanza di coordinare la nuova fase processuale finalizzata a garantire l'integrità del contraddittorio con quanto stabilito dall'articolo 290 c.p.c. che colloca la possibilità per il convenuto di chiedere la prosecuzione del processo all’udienza di prima comparizione estensione della digitalizzazione il parere propone di estendere l'uso delle modalità telematiche anche nelle conciliazioni in materia di lavoro, già previste per la negoziazione assistita. Tale approccio mira a facilitare la comunicazione tra le parti, aumentando le probabilità di risolvere le controversie in via stragiudiziale rito speciale familiare/minorile al fine di favorire soluzioni conciliative e promuovere il consenso delle parti coinvolte, si suggerisce l'istituzione di un'udienza preliminare per tentare la conciliazione prima che si attivino le preclusioni, anche di natura istruttoria. Questa fase potrebbe rafforzare il processo precedente alla presentazione delle memorie difensive, consentendo una più esaustiva esplorazione delle linee di difesa.