«Nella nuova riforma la dignità della figura dell’avvocato entrerà in Costituzione». Questo il contenuto del videomessaggio di Nordio inviato all’Aiga in occasione della 4a edizione del Festival della Giustizia, dal titolo “Una ‘costituente’ per l’avvocatura”.
«La cultura della giurisdizione poggia su un tavolo a tre gambe accusatore, difesa e giudice, senza uno di loro sarebbe una giurisdizione monca – ha chiarito il Guardasigilli – Nella riforma costituzionale la figura dell’avvocato avrà una menzione autonoma come elemento strutturale della giurisdizione». Il Ministro ha fatto poi riferimento «alla sofferenza della giustizia, cioè la lentezza dei processi che incide anche sull’attività degli avvocati, determinata dalla complessità delle procedure, la burocrazia, che cerchiamo di snellire ma anche dalla carenza di magistrati, che presentano a oggi un 15% in meno di personale, e che colmeremo nel 2026, facendo riferimento ai tre concorsi in itinere e agli altri due che a breve verranno avviati», rassicurando così gli avvocati e garantendo «una facilitazione per la vostra professione». video