I numeri del Rapporto sull’Avvocatura 2024 sottolineano come nel 2023 ci sia stata una lieve diminuzione degli avvocati, che hanno familiarizzato con la tecnologia e non temono l’Intelligenza Artificiale, vista più come un’opportunità che come una minaccia.
Cosa emerge dal report? Dal report pubblicato sul sito di Cassa Forense emerge che «gli avvocati ritengono che lavorare insieme ai colleghi in studi aggregati sia utile per fare di più, e meglio non vedono “nero” il proprio futuro professionale, ma sono stanchi di dover rincorrere le continue riforme legislative sono scettici sulla capacità del Paese di rispettare i tempi di attuazione del Pnnr e molto preoccupati dalle difficoltà che causano loro la burocrazia e il ritardo nei pagamenti dei compensi conoscono e utilizzano gli strumenti di informazione previdenziale che Cassa Forense mette loro a disposizione con il sito web apprezzano le misure di welfare a tutela della salute e le iniziative di conciliazione lavoro-famiglia». Inoltre, il numero degli iscritti alla Cassa alla data del 31 dicembre 2023 sono 236.946, numero che scende -1,3% rispetto all’anno precedente. Oltre a permanere il saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni quest'ultime riguardano in particolare le donne con meno di 15 anni di anzianità di iscrizione - 54,2% . L’età media degli avvocati, invece, aumenta, è passata da 42,3 anni nel 2002 a 48,3 anni nel 2023 il più anziano ha 101 anni . Ma aumenta il numero delle giovani avvocate tra le diverse fasce d’età, la maggior parte delle donne si trova infatti nelle fasce più giovani il 57,5% degli avvocati sotto i 34 anni e il 55,3% tra i 35 e i 44 anni. Nonostante ciò, si pone l'evidenza su uno stato d’animo più positivo rispetto alla propria situazione professionale la percentuale di coloro che lamentava una situazione critica scende dal 28,4% del 2022 al 24,6% nel 2024. Infatti, se si pensa la futuro, «l’idea dominante è che la condizione lavorativa rimarrà stabile, diminuisce il numero di coloro che prevedono un peggioramento e anche di quelli che prevedono miglioramenti nel breve termine». Per ciò che riguarda il reddito complessivo IRPEF aumenta del 5,1%, quello medio annuo per avvocato è di 44.654 euro. Permangono le differenze tra il reddito medio degli uomini e quello delle donne più di 30 mila euro di differenza, e, ovviamente, sono le donne a guadagnare di meno. Oltre ad essere ampia la distanza che separa in media i redditi di chi esercita la professione nel Nord rispetto al Sud del Paese. L'Intelligenza Artificiale, si teme o può essere di supporto? Gli avvocati non temono l’AI, «indicata solo dal 6% come fattore di rischio professionale ma l’eccesso di adempimenti burocratici, amministrativi e fiscali 37% tra gli uomini e 38,5% tra le donne , il ritardo dei pagamenti da parte degli assistiti 31,5% tra gli uomini e 40,4% tra le donne e l’eccesso di offerta di servizi legali a causa dell’alto numero di avvocati che esercitano la professione 35,3% tra gli uomini e 28,3% tra le donne ». Previdenza Il “pensionato tipo” di Cassa Forense è titolare di assegno di vecchiaia 47% del totale di importo medio pari a 42.574 euro annui. Il 38% dei pensionati di vecchiaia, anzianità, reversibilità ecc. vive nel Mezzogiorno. Le avvocate hanno, in media, una pensione più modesta rispetto all’importo dei colleghi maschi. I professionisti under 40, invece, apprezzano in particolar modo le misure di welfare di Cassa Forense «che influenzano l’aspetto economico della professione, come le convenzioni e le iniziative di conciliazione famiglia-lavoro. I senior over 40 , invece, ritengono più importante l’assistenza nei casi di bisogno individuale». Decisamente apprezzata è la polizza sanitaria. Autonomia o team? Nel Rapporto si leggono le parole di uno degli intervistati che ben sintetizza il sentimento più comune sul punto «…Essere da soli è davvero difficile … lavorare in uno studio con altre persone ti serve anche a crescere da un punto di vista professionale, perché c’è anche questa possibilità di confronto quotidiano, per cui il poter parlare e poter discutere sui casi complessi è una cosa che aiuta molto». Per alcuni è quindi importante valorizzare la qualità e la posizione competitiva dell’avvocatura rispetto ad altre professioni concorrenti, piuttosto che concentrare gli sforzi sulla promozione di misure e normative di tutela.
Rapporto sull'Avvocatura 2024