Criminalità organizzata: approvata la Direttiva UE sul recupero e la confisca dei beni

Il 12 aprile scorso il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una direttiva che stabilisce norme minime a livello dell'UE in materia di reperimento, identificazione, congelamento, confisca e gestione di beni di origine criminale in relazione a un'ampia gamma di reati.

Grazie alla nuova direttiva, gli Stati membri avranno a disposizione strumenti migliori per combattere la criminalità organizzata e i profitti illeciti. La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Gli Stati membri avranno 30 mesi per recepire le disposizioni nel diritto nazionale. Congelamento e confisca La Direttiva prevede che gli Stati membri consentano il congelamento e, in caso di condanna definitiva, la confisca di beni strumentali e proventi derivanti da un reato. Dovranno inoltre essere adottate norme che consentano di confiscare beni di valore corrispondente ai proventi di un reato. In caso di cessione a terzi di beni di origine criminosa o criminale di pari valore, sarà possibile la confisca se il terzo sapeva o avrebbe dovuto sapere che il trasferimento o l'acquisizione aveva lo scopo di evitare la confisca. Le nuove norme consentiranno inoltre di procedere alla confisca di patrimonio ingiustificato quando quest'ultimo sia collegato a condotte criminose tramite un'organizzazione criminale e produca un vantaggio economico considerevole. Uffici per il recupero e la gestione dei beni Gli uffici per il recupero dei beni , responsabili della cooperazione transfrontaliera, saranno rafforzati. Sosterranno le autorità nazionali e la Procura europea nelle indagini per il reperimento dei beni. Gli uffici avranno accesso alle banche dati e ai registri pertinenti per svolgere tali compiti. Gli uffici per la gestione dei beni saranno designati dagli Stati membri e gestiranno direttamente i beni congelati o confiscati o forniranno sostegno ad altri organismi competenti.