Dal Ministero 5 milioni di euro contro l’emergenza suicidi in carcere

«Al fine di prevenire e contrastare il drammatico fenomeno dei suicidi nell’ambito della popolazione detenuta, ho firmato un decreto che prevede per il corrente anno l’assegnazione di 5 milioni di euro all’Amministrazione penitenziaria per il potenziamento dei servizi trattamentali e psicologici negli istituti, attraverso il coinvolgimento di esperti specializzati e di professionisti esterni all’amministrazione».

Con queste parole il Ministro della Giustizia ha annunciato l’importante stanziamento di fondi previsto per il 2024 contro l’ emergenza dei suicidi in carcere . Dall’inizio dell’anno si sono registrati infatti 20 suicidi negli istituti penitenziari. Il decreto ha «più che raddoppiato lo stanziamento annuale di bilancio destinato alle finalità di prevenzione del fenomeno suicidario e di riduzione del disagio dei ristretti, a conferma dell’impegno da parte del governo nella pronta adozione di misure necessarie per migliorare le condizioni detentive negli istituti penitenziari, anche in vista di un intervento più strutturato e duraturo nel tempo da proporre come priorità nella prossima legge di bilancio». Il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo ha appreso con favore la notizia «l'incremento di risorse aggiuntive per 5 milioni di euro, finalizzato al potenziamento dei servizi trattamentali e psicologici negli istituti penitenziari, è un'ottima notizia e costituisce un altro importante pezzo del puzzle che si sta via via componendo per migliorare la condizione degli oltre 61 mila detenuti presenti nelle nostre carceri». «La decisione del Ministro, che sposa pienamente una precisa indicazione del Dap - prosegue Russo - permetterà di fronteggiare meglio il disagio che da tempo si registra negli istituti. E, non da ultimo, consentirà al personale di Polizia Penitenziaria e a tutti gli operatori di poter svolgere con maggiore serenità il gravoso impegno lavorativo che, nonostante le difficoltà, mettono quotidianamente a disposizione dei cittadini e della Nazione». Anche AIGA , l’ Associazione dei Giovani Avvocati , ha sottolineato il tema in un comunicato stampa con cui chiede al Ministro di istituire un tavolo tecnico per la riforma dell’ordinamento penitenziario . «Il problema dei suicidi – si legge nel comunicato - è chiaramente interconnesso con le macro questioni inerenti il costante aumento del sovraffollamento carcerario, le consistenti carenze organiche , nonché i deficit strutturali della gran parte delle nostre Carceri. È per tali ragioni, nella convinzione che sia necessaria una riforma strutturale dell’Ordinamento Penitenziario, che l’Associazione Italiana Giovani Avvocati ha chiesto al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, consapevole della Sua attenzione al tema carceri, l’istituzione di un tavolo tecnico finalizzato ad elaborare una riforma organica dell’attuale ordinamento penitenziario». AIGA ha infatti recentemente sottoscritto un Protocollo con il CESP Centro Europeo di Studi Penitenziari , elemento che evidenzia la volontà della giovane avvocatura di essere parte attiva e propositiva nell’affrontare l’emergenza.