Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri numero 73 che, oltre ad approvare i correttivi alla Riforma Cartabia, ha analizzato la disciplina sanzionatoria in materia di stupefacenti nonché ha approvato, in via preliminare, un decreto legislativo per il riordino delle disposizioni in materia di riscossione.
Adeguamento disciplina sanzionatoria T.U. Stupefacenti Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano ha svolto un'informativa al Consiglio dei Ministri in relazione al “Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”, elaborato dal Dipartimento per le politiche antidroga con il supporto dei Ministeri dell'interno, della salute e della giustizia. L'obiettivo perseguito è quello di definire le attività di prevenzione per intercettare e impedire l'accesso e la diffusione illegale tanto del Fentanyl quanto dei suoi analoghi. Inoltre, è stato approvato anche un adeguamento della disciplina sanzionatoria contenuta nel T.U. Stupefacenti ai fini di prevenzione e per la riabilitazione dei soggetti tossicodipendenti. Lo schema di decreto legislativo è stato discusso su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, per adeguare la disciplina sanzionatoria prevista dal testo unico citato, prevenzione e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, numero 309, al regolamento UE numero 1259/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 che modifica il regolamento CE numero 111/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 recante norme per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra la Comunità e i Paesi terzi. Con le nuove norme sono estese le sanzioni penali vigenti anche alle ipotesi di esportazione delle sostanze efedrina o pseudoefedrina verso Paesi extra UE non autorizzate dalla competente Autorità italiana. Riforma fiscale È stato approvato, in via preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione. È previsto un intervento organico per assicurare un sistema maggiormente efficace, imparziale ed efficiente anche per garantire un appropriato bilanciamento con i diritti dei contribuenti. Si prevede per l'Agenzia delle Entrate-Riscossione AdER una pianificazione annuale per assicurare la salvaguardia dei crediti tributari affidati dai vari Enti con il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento nonché degli atti interruttivi della prescrizione e la conseguente tempestiva gestione delle attività di recupero. Con decorrenza 2025, viene introdotto l'istituto del “discarico automatico” dei ruoli affidati ad AdER decorsi 5 anni dal loro affidamento. Fanno eccezione i ruoli i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito. Il discarico non comporta automaticamente l'estinzione del debito. L'Ente creditore può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o, in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo a AdER. Il Ministero dell'economia e delle finanze e l'Ente creditore procedono al controllo sul recupero dei crediti affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione, inoltre l'Ente creditore può contestare all'agente di riscossione la prescrizione o la decadenza del diritto di credito. L'agente può decidere la contestazione in via agevolata mediante il pagamento di una somma che corrisponde all'ottavo dell'importo del credito affidato oltre agli interessi. L'agente riscossore è responsabile in via amministrativa e contabile solo in caso di dolo o colpa grave nelle ipotesi di decadenza o prescrizione del diritto di credito. Viene costituita un'apposita Commissione per individuare possibili soluzioni legislative per poter effettuare discarichi dei ruoli dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 2000 al 2024. Per le c.d. “risorse proprie tradizionali” dell'UE viene introdotta una specifica disciplina perché non soggette a discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo. La rateizzazione ordinaria verrà progressivamente estesa a un numero massimo di rate dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120. Se la situazione del debitore peggiora, il periodo potrà essere prorogato per una sola volta e per un tempo di pari durata. Si estendono le ipotesi di concentrazione della riscossione nell'accertamento e si semplificano le procedure amministrative e gli adempimenti connessi all'erogazione dei rimborsi fiscali di competenza dell'Agenzia delle entrate in presenza di debiti iscritti a ruolo a carico dei beneficiari.