Il via libera del Governo al decreto sulle sanzioni tributarie

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi a Palazzo Chigi ed ha approvato un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale legge numero 111/2023 , che prevede la revisione del sistema sanzionatorio tributario in particolare, la revisione dei tre decreti del 1997 e della legge sulle c.d. “manette agli evasori” – d.lgs. numero 74/2000 . Le sanzioni saranno ispirate ai principi della “proporzionalità e offensività”.

È lo stesso viceministro Maurizio Leo a spiegare, al termine del CDM, che «con il nono decreto attuativo della delega fiscale, si interviene sulle sanzioni tributarie, sia amministrative che penali». Per ciò che attiene le sanzioni amministrative «verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei e introducendo un principio di maggiore proporzionalità». E non sarà punibile «chi paga in 60 giorni se la norma era incerta». Il decreto prevede anche un nuovo comma 3-bis inserito all'articolo 13, secondo cui «i reati di riscossione non sono punibili quando il fatto dipende da cause non imputabili all'autore, anche avuto riguardo ai fattori indicati di cui il giudice deve tenere conto, ovvero la condizione di crisi non transitoria di liquidità dovuta a inesigibilità dei crediti per accertata insolvenza o sovraindebitamento dei clienti, la non esperibilità di misure idonee a fronteggiare la crisi». Gli ambiti di intervento del decreto riguardano le disposizioni comuni alle sanzioni amministrative e penali, con l’integrazione fra le diverse fattispecie sanzionatorie, la revisione dei rapporti tra processo penale e processo tributario, l’introduzione di meccanismi di compensazione tra le sanzioni da irrogare e quelle già irrogate divieto del “bis in idem” e la riduzione delle sanzioni le sanzioni penali, con particolare riferimento alla revisione dei profili sanzionatori per gli omessi versamenti non reiterati le sanzioni amministrative, prevedendo una maggiore proporzionalità tra le sanzioni rispetto alle condotte contestate, ferma restando la maggiore rilevanza di comportamenti fraudolenti, e realizzando una revisione della disciplina della recidiva dei cumuli e delle continuazioni.   Durante il CdM, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, ha svolto una informativa in merito alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla quale ha fatto seguito un ampio e proficuo confronto. Mentre il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha svolto una informativa in merito alla situazione di Acciaierie d’Italia S.p.a. E' stata, inoltre, approvata in esame definitivo, la Nota metodologica relativa all’aggiornamento e alla revisione della metodologia per i fabbisogni standard dei comuni per l’anno 2023 ed il fabbisogno standard per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario.