Il Governo ha approvato il c.d. correttivo alla Riforma del processo civile

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri presso Palazzo Chigi, ed ha approvato, su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, un decreto legislativo inerente le disposizioni integrative e correttive al d.lgs. numero 149/2022, recante attuazione della l. numero 206/2021, recante delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Il testo apporta modifiche al Codice civile, al Codice di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione e ad alcune leggi speciali, con l'obiettivo di «risolvere alcune difficoltà applicative e apportare le correzioni o integrazioni necessarie per garantire la piena efficacia della recente riforma». Il provvedimento si inserisce nel quadro degli impegni assunti con il PNRR, «ed è indirizzato alla semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile». Dal comunicato si legge che «si prosegue sulla strada della completa digitalizzazione del processo civile e dell'eliminazione di adempimenti od oneri a carico delle parti ormai superflui, con l'eliminazione delle disposizioni che prevedevano il deposito di atti presso la cancelleria, anche ai fini della loro notificazione, e la necessità, per l'avvocato, di eleggere domicilio in un comune situato nel circondario dell'ufficio giudiziario adito». Anche il Ministero della Giustizia sottolinea l'importanza del provvedimento in quanto «le novità contenute nello schema di decreto legislativo sono pienamente in linea con il PNRR, contribuendo ad apportare benefici all'efficienza del processo, facilitando il raggiungimento degli obiettivi concordati con l'Europa e migliorando complessivamente la riforma del processo civile, il cui buon funzionamento è uno dei principali fattori di attrazione dei capitali esteri». L'obiettivo è quello di favorire l'impiego del rito semplificato di cognizione ridurre i tempi del processo estendere ai processi pendenti la possibilità di emettere ordinanze anticipatorie di accoglimento o rigetto semplificare e razionalizzare la disciplina delle comunicazioni e notificazioni a mezzo posta elettronica certificata migliorare la fase introduttiva del processo civile ampliare i casi in cui è garantita l'oralità delle udienze.