In Consiglio dei Ministri il decreto sull’ordinamento giudiziario militare

«L'approvazione del decreto legislativo sull'ordinamento giudiziario militare, rappresenta un passo importante che conferisce maggiore efficacia alla giustizia militare. Un provvedimento che garantisce inoltre un sistema giudiziario militare all'altezza delle sfide del nostro tempo». Così il Ministro della Difesa Crosetto annunciando l’approvazione definitiva del decreto legislativo in materia di funzionamento del Consiglio della magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario militare.

Il testo è stato approvato questa mattina a Palazzo Chigi durante il Consiglio dei Ministri numero 68. «Il decreto si inquadra nella più ampia delega per la riforma dell'ordinamento giudiziario recata dalla legge 17 giugno 2022, numero 71, con riferimento all’ ordinamento giudiziario militare . Lo stesso dispone fra l’altro l’introduzione in ciascuna procura militare del procuratore militare aggiunto con corrispondente soppressione di un posto di sostituto procuratore militare e allinea, per quanto compatibile, la disciplina del Consiglio della magistratura militare a quella del Consiglio superiore della magistratura, prevedendo la maggioranza dei componenti elettivi», si legge sul sito della difesa. Il Governo ha inoltre approvato il disegno di legge che istituisce il Museo del Ricordo con lo scopo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. Altro provvedimento approvato dal CdM è il decreto legge che prevede misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle piccole e medie imprese che forniscono beni e servizi a imprese di carattere strategico ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Alle imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria delle imprese è concessa a titolo gratuito, senza valutazione, la garanzia del Fondo di cui all’articolo 2, comma 100, lett. a , l. numero 662/1996, fino alla misura dell’80% dell'importo dell’operazione finanziaria, nel caso di garanzia diretta del 90% dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione. Per l’accesso, le imprese devono aver prodotto, negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70% del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure. Può essere inoltre richiesto un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di importanza minore “ de minimis ” e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50% del contrattuale.