Apertura dell’anno giudiziario. Cassano: sforzi profusi per far funzionare la giustizia

Stamane si è svolta la tradizionale cerimonia di apertura dell’anno giudiziario in Cassazione. Molte relazioni centrate sui risultati raggiunti, sia tra primo e secondo grado che in Cassazione, per un migliore funzionamento della giustizia. Da registrare, però, anche le critiche sollevate dal presidente del Consiglio Nazionale Forense.

A confronto, stamane, nel contesto del ‘Palazzaccio' a Roma, due facce della stessa medaglia, ossia della giustizia . Da un lato, le parole di Margherita Cassano , la quale, in veste di P rimo Presidente della Corte di Cassazione , ha definito la tradizionale cerimonia di apertura dell'anno giudiziario come l'occasione per fornire alla collettività un rendiconto di tutti gli sforzi profusi per garantire un corretto, tempestivo, moderno funzionamento della giustizia e per trasmettere un messaggio di speranza, basato sulla concretezza dei dati, sì da contribuire a rinsaldare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni . Dall'altro lato, invece, l'allarme lanciato, a nome degli avvocati italiani , da Francesco Greco, il quale, in veste di presidente del Consiglio Nazionale Forense , ha sostenuto che le recenti riforme del rito civile – ovvero dei processi che riguardano le questioni private, economiche, commerciali culturali e sociali del Paese – hanno, di fatto, chiuso le porte dei ‘Palazzi di Giustizia' agli avvocati e, quindi, ai cittadini, costruendo il paradosso di un processo senza processo . Riforme E proprio dalle riforme del civile e penale ” è partita la Cassano, in apertura della cerimonia in Cassazione, alla presenza di diversi esponenti istituzionali, a cominciare dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando di risposta mediata e responsabile alle domande di giustizia, e tutela dei diritti fondamentali della persona e, profeticamente anticipando le obiezioni poi sollevate da Greco, di rigoroso rispetto delle garanzie difensive e osservanza del metodo del contraddittorio . Obiettivo complessivo è, ha aggiunto la Cassano, rendere la giustizia efficace attraverso un reale recupero di efficienza dei suoi apparati , e in questa prospettiva vi sono, sempre secondo la Cassano, segnali positivi, come, tra primo e secondo grado del settore civile, la riduzione dei procedimenti pendenti e la riduzione della durata media dei procedimenti , oltre alla corposa applicazione della mediazione . Mentre, tra primo e secondo grado del settore penale, sono aumentati i procedimenti di nuova iscrizione ma vi è stata, comunque, una riduzione dei procedimenti pendenti, con un aumento dei procedimenti definiti, e la durata dei procedimenti è stata ridotta sia nel contesto dei Tribunali che in quello delle Corti d'appello. E risultati significativi , ha aggiunto la Cassano, sono stati raggiunti in Cassazione, sia nel penale che nel civile, sia per quanto concerne i procedimenti definiti, sia per quanto riguarda la durata dei processi. E ciò nonostante la percentuale delle vacanze dell'organico dei magistrati e la scarsità delle risorse del personale amministrativo , ha sottolineato la Cassano, e a fronte di carichi di lavoro che non hanno eguali nel panorama delle altre Corti europee . A chiusura della propria relazione, infine, la Cassano ha posto in evidenza il sovraffollamento carcerario la patologia sociale degli infortuni sul lavoro e, in ultimo, l'allarme legato ai femminicidi su quest'ultimo punto, la Cassazione ha sottolineato l'impegno della Polizia e della magistratura ma ha anche aggiunto che occorre promuovere l'indipendenza delle economica delle donne, in quanto non può esservi libertà di denuncia senza libertà dai bisogni primari . Magistrati Ad ampliare l'orizzonte ha poi provveduto, innanzitutto, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura , Fabio Pinelli , il quale ha messo sul tavolo la questione della legittimazione del magistrato , alla luce della funzione dei giudici e delle aspettative profonde della collettività . E su questo fronte Pinelli ha preso posizione in modo chiaro, spiegando che il giudice trova il proprio riconoscimento giuridico e sociale nella modalità con cui esercita la propria funzione e, conseguentemente, nel rapporto di fiducia che si instaura con i cittadini. E questo rapporto di fiducia nasce dal rigore con cui il magistrato esercita la funzione . Qual è, allora, il modello moderno di magistrato, secondo Pinelli? Questo modello trova la sua declinazione , ha spiegato, dentro il rapporto di fiducia con i cittadini, perché la legittimazione della funzione non risiede nell'attribuzione formale della funzione stessa, bensì nella rispondenza della funzione alle aspettative collettive . Dunque, l'obiettivo è un magistrato consapevole del potere che esercita e delle ricadute della vicenda giudiziaria sulla vita delle persone ed è il cittadino il giudice del giudice, non la sua corporazione , ha sottolineato Pinelli. Sulla stessa falsariga di Margherita Cassano si è espresso anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio , il quale ha parlato di buoni risultati , sottolineando l' abbattimento dell' arretrato e la riduzione dei tempi di definizione dei processi , e ha ribadito la necessità di un profondo processo riformatore , ricordando l'avvenuta immissione di nuove risorse e il previsto inserimento di nuovi magistrati. Sempre Nordio ha fatto riferimento, come la Cassano, alla mediazione in questa fase di rinnovamento, l'elemento più significativo è una nuova cultura che chiamerei ‘della conciliazione' puntiamo perciò sulle varie forme di mediazione , in ambito civile, e sulla giustizia ripartiva, in ambito penale . A sottolineare l'avvenuto recupero dell'efficienza del ‘sistema giustizia' ha provveduto anche il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Luigi Salvato . E anche l' Avvocato Generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli, ha posto in evidenza i risultati raggiunti dalla Corte di Cassazione nell'ottica di una giustizia non solo celere ma anche effettiva . Avvocati A chiudere la cerimonia ha provveduto, con parole forti, Francesco Greco , il quale, in veste di presidente del CNF e in rappresentanza degli avvocati italiani, ha ricordato che la Costituzione pone la difesa, come diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento e dispone che ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, di fronte ad un giudice terzo e imparziale , e ha aggiunto che, non a caso, il giudice non può pronunciarsi se la parte non è stata regolarmente citata e non è comparsa . Eppure, il processo riformatore in corso ha portato ad un allarmante allontanamento della giurisdizione dai principi fondanti del nostro sistema giuridico e dai cittadini. Le recenti riforme del rito civile - ovvero dei processi che riguardano le questioni private, economiche, commerciali, culturali e sociali del Paese - hanno, di fatto, chiuso le porte dei ‘Palazzi di Giustizia' agli avvocati e, quindi ai cittadini, costruendo il paradosso di un ‘processo senza il processo' . Entrando nello specifico, Greco ha ‘censurato' la tendenza, cominciata durante l'onda lunga dell'emergenza del Covid e giustificata dall'esigenza di non paralizzare l'attività giudiziaria, alla ‘cartolarizzazione del processo' e, quindi, a non celebrare udienze. Oggi quella tendenza è la regola le sezioni civili dei tribunali italiani sono svuotate ed i cittadini hanno perso consapevolezza di come viene amministrata la giustizia. E il sacrificio del processo orale non è privo di conseguenze non è indifferente che il giudice decida la causa soltanto leggendo gli atti, senza avere mai incontrato, visto od ascoltato le parti e neanche i loro difensori . Per Greco è legittimo parlare di abuso del sistema della trattazione scritta del processo civile , abuso che colpisce direttamente il contradditorio ed il diritto di difesa . Ma anche nel processo penale alcune riforme hanno gravemente leso il principio della difesa come diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento . Per completare il quadro, poi, Greco ha, in controtendenza rispetto a quanto detto prima nelle differenti relazioni, parlato di lentezza della giustizia in Italia. Per questo, è necessario destinare risorse al reclutamento di magistrati , coprire le piante organiche, anzi riscrivere le piante organiche in relazione alle effettive necessità, ridurre il numero dei magistrati che non svolgono più funzioni giudiziarie , con riferimento non solo ai magistrati fuori ruolo, ma anche ai tanti magistrati che non sono fuori ruolo ma che sono esonerati dalle funzioni giudiziarie. Si annullino le circolari del ‘Consiglio superiore della magistratura', che autorizzano la riduzione del carico di lavoro, fino al 50 per cento, per i magistrati componenti dei consigli giudiziari o che si occupano di formazione decentrata . Per Greco, comunque, i magistrati italiani sono tra i migliori di tutta l'Europa , ma le condizioni attuali in cui operano vanificano ogni sacrificio e rendono la giustizia non all'altezza di uno Stato di diritto . E l'avvocatura italiana è pronta a fare la sua parte nelle aule di giustizia, dove vogliamo rientrare fisicamente a pieno titolo , ha concluso.

Relazione del Presidente della Corte di Cassazione Cassano Relazione del Procuratore Generale Salvato Relazione del Ministro Nordio Relazione del Presidente del CNF Greco Relazione del Vicepresidente del CSM Pinelli Considerazioni dell'Avvocato Generale Palmieri Sandulli