Esame avvocato 2024: AIGA chiede la proroga delle attuali modalità di svolgimento

Con un comunicato stampa diffuso oggi, AIGA ha ufficialmente chiesto una proroga dell'entrata in vigore delle modalità stabilite dalla l. n. 247/2012, con conferma di quelle adottate per la sessione 2023, mediante la presentazione di un emendamento al Decreto Milleproroghe.

AIGA si fa così portavoce della preoccupazione di migliaia di giovani praticanti avvocati che attualmente non hanno certezze sulle modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione previsto per la sessione 2024. Ove le Istituzioni politiche e forensi non prorogassero l’entrata in vigore delle modalità di svolgimento delle prove di esame previste dall’attuale legge professionale dichiara il Presidente Nazionale AIGA Carlo Foglieni , ci troveremmo nella paradossale condizione di disattendere le decisioni prese durante il recente Congresso Nazionale Forense, durante il quale è stata approvata, a maggioranza assoluta, la richiesta di riforma dell’accesso alla professione, attraverso una modifica dell’esame di abilitazione che allo stato attuale è non solo anacronistica e non funzionale ma soprattutto in palese contrasto con quanto deliberato dalla massima assise dell’avvocatura . Tale modalità, inoltre, è disarmonica rispetto all’innovato percorso formativo cui sono tenuti i praticanti e totalmente avulso dal contesto in cui i futuri avvocati saranno chiamati ad operare – continuano gli Avv.ti Roberto Scotti, Responsabile Nazionale della Consulta per i Praticanti AIGA , e Giulia Pesce, Coordinatrice del dipartimento Accesso alla professione , sull’assunto che l’entrata in vigore dell’obbligatorietà delle scuole forensi, e dunque il necessario superamento di prove valutative intermedie e di una finale, garantiscono un percorso altamente professionalizzante in ragione del quale si dovrebbe favorire l’adozione di una struttura completamente diversa dell’esame di abilitazione che dovrebbe essere teso a garantire la dimostrazione del raggiungimento delle effettive competenze necessarie per adempiere alle funzioni difensive cui l’aspirante avvocato sarà chiamato .