La Corte dei Conti approva il bilancio 2020 di Cassa Forense

Con delibera numero 129/2023 la Corte dei Conti ha avallato la relazione sulla gestione 2020 di Cassa Forense, sottolineando nello specifico come la gestione previdenziale abbia visto un aumento numerico e di valore delle pensioni erogate agli iscritti, con un leggero incremento delle entrate contributive.

I risultati di esercizio 2020 si attestano su valori positivi e il miglioramento, come si legge nella nota della Corte dei Conti «è legato alla crescita dei ricavi, superiore a quella dei costi». L’incremento del netto è di oltre il 6% sull’anno precedente in valore assoluto 62.295.209 euro per un netto di 1.000.077.952, a fronte dei 9.937.782.743 del 2019 . «L‘attività di previdenza, assistenza e gestione del patrimonio è caratterizzata da semi-saldi positivi che, tuttavia, non sono in linea con quelli del bilancio tecnico attuariale». Come sottolinea sempre la Corte dei Conti nella sua nota a riguardo «Nello specifico, la gestione previdenziale ha visto un aumento numerico e di valore delle pensioni erogate agli iscritti, con un leggero incremento delle entrate contributive, malgrado i provvedimenti emergenziali di sospensione nel pagamento dei ratei e le proroghe adottate sia nei pagamenti che nella liquidazione delle contribuzioni». Situazione questa che «ha inciso negativamente sui flussi della gestione operativa, in significativa contrazione». La gestione patrimoniale, come sottolinea la nota sul sito della Corte dei Conti «mostra una netta prevalenza di investimenti immobiliari indiretti rispetto a quelli diretti, pur relativi a un ben più cospicuo portafoglio mobiliare gestito in oculatezza, a contrasto degli effetti della crisi dei mercati determinata dalla pandemia». Le risultanze si sono rivelate positive e migliori di quelle iscritte nel bilancio tecnico «I flussi finanziari hanno segnato un netto aumento rispetto al passato anche se gravati di una crescente tassazione, contabilizzata fra gli oneri diversi di gestione». In campo assistenziale, il 2020 è caratterizzato - per il contrasto alle difficoltà pandemiche - dall’adozione di importanti misure straordinarie di sostegno alla categoria che, in aggiunta agli interventi assistenziali ordinari, hanno prodotto esborsi per circa 40 milioni di euro. «Tra le misure risaltano i rimborsi per spese di cura in favore dei professionisti e congiunti coniuge e figli conviventi ricoverati per Covid - da liquidare anche ai familiari dei deceduti - che hanno prodotto domande inevase per incapienza finanziaria pari a oltre 7 milioni di euro».

Delibera numero 129/2023