IA e algoritmi: il Garante apre un’indagine per impedire il webscraping

I siti internet pubblici e privati saranno oggetto di un’indagine conoscitiva del Garante per i dati personali al fine di verificare se siano state adottate misure di sicurezza idonee per impedire il c.d. webscraping.

Il Garante per la privacy ha deciso di sottoporre a indagine conoscitiva i siti web sia privati che pubblici , per poter raccogliere dati sull’adozione da parte degli stessi di idonee misure di sicurezza per evitare la raccolta massiva dei dati personali da parte di soggetti terzi per l’addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale c.d. webscraping . L’indagine avrà ad oggetto tutti i soggetti sia pubblici che privati, stabiliti in Italia o che comunque offrono servizi su suolo italiano, che sono titolari del trattamento dei dati. Come è infatti noto, vi sono diverse piattaforme di intelligenza artificiale che mediante il webscraping raccolgono ingenti quantità di dati , anche di tipo personale , pubblicati per specifiche finalità a titolo di esempio ricordiamo quelle di cronaca e di trasparenza amministrativa. L’invito del Garante è rivolto alle associazioni di categoria interessate, alle associazioni dei consumatori , a esperti e rappresentanti del mondo accademico perché trasmettano i loro contributi e commenti sulle misure di sicurezza sia adottate che adottabili contro il webscraping. Viene altresì reso noto l’ indirizzo e-mail al quale far pervenire tali contributi webscraping@gdp.it Il termine per la trasmissione dei pareri e contributi è quello di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di consultazione sul sito dell’Autorità. In base ai dati raccolti mediante quest’indagine, l’ Autorità garante si riserva la possibilità di adottare i provvedimenti resisi necessari, anche in via d’urgenza .