Corte dei Conti: pubblicata la relazione sullo stato di attuazione del PNRR al primo semestre 2023

Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti hanno approvato, il 6 novembre 2023, la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel primo semestre 2023, ai sensi dell'articolo 7, comma 7, ultimo periodo, del decreto-legge 31 maggio 2021 numero 77/2021.

I risultati raggiunti dagli obiettivi europei risultano buoni. Sono stati conseguiti del i 28 obiettivi del primo semestre 2023, meno performanti i risultati per le 54 scadenze di rilevanza esclusivamente nazionale di quelle in scadenza a giugno scorso, risulta concluso il 74%. Dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023 la maggioranza dei quali interessati da proposta di modifica nel documento di revisione del Piano , a metà ottobre ne erano stati già conseguiti 10, oltre a 6 su 15 di quelli nazionali del terzo trimestre 2023. «Appare sempre più urgente» come si legge nel comunicato della Corte «una spedita finalizzazione della fase di revisione del Piano per rimuovere fattori di incertezza, sia per le iniziative che rimarranno gestite nell'ambito del PNRR sia per quelle che dovranno fuoriuscirne, consentendo a soggetti responsabili e attuatori gli opportuni adattamenti». L'esame sul sistema di gestione e controllo sulle attività del PNRR - affidato all'Organismo indipendente di audit istituito ai sensi dell'articolo 7, comma 1, d.l. numero 77/2021 – ha evidenziato controlli coerenti con il quadro normativo. Anche le verifiche sulla rendicontazione della spesa delle Amministrazioni titolari, pur con alcune difficoltà si mostrano in linea con quanto richiesto dall'assetto regolamentare e sono eseguite con tempistiche contenute. Sottolinea la Corte dei Conti che «per assicurare il tempestivo espletamento delle verifiche e garantire la liquidità ai soggetti attuatori andrà costantemente monitorata l'adeguatezza organica delle strutture di controllo, soprattutto quando - con l'avanzamento delle iniziative - aumenteranno i riscontri a rendiconto sulle spese effettuate». In linea con le precedenti, la Relazione sul primo semestre 2023, nella Seconda Sezione, contiene due approfondimenti tematici, dedicato il primo alla valutazione dell'impatto dell'inflazione sui progetti di investimento del Piano, nonché dell'adeguatezza e coerenza allocativa delle risorse aggiuntive stanziate dal Governo. La dinamica inflattiva ha comportato un aumento dei prezzi dei progetti previsti dal Piano stimabile nell'ordine del 10,7%. La Corte ha evidenziato come la scelta del Governo di far fronte a questi incrementi con le risorse del Fondo opere indifferibili sia risultata efficace «gli interventi assistiti da risorse integrative fanno emergere, in media, aumenti di prezzo del 12,6%. Le risorse aggiuntive del Fondo hanno rappresentato il 17% del finanziamento PNRR iniziale». Il secondo approfondimento tematico della Seconda Sezione si incentra sul percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana, stimolato dalle misure del PNRR, ma che dovrà necessariamente essere accompagnato dal rafforzamento delle dotazioni di personale caratterizzato da elevate competenze tecniche. Emerge, al riguardo, come la PA italiana risulti in ritardo, rispetto agli altri Paesi europei, nella dotazione di personale specializzato in ambito digitale. «La realizzazione del Piano - osserva la magistratura contabile - può incontrare qualche difficoltà nella limitata dotazione della PA italiana di personale specializzato in ambito digitale». Nel sottolineare tale limite, la Corte rimarca che, per allineare il peso delle figure professionali scientifiche e ingegneristiche agli standard europei, occorrerebbe aumentarne il numero di ben 65.000 occupati e tale obiettivo richiederà uno specifico impegno, date le difficoltà dell'ultimo biennio dall'attività concorsuale per il reperimento di tali profili professionali particolarmente specializzati.

Sintesi della Relazione sullo stato di attuazione PNRR -  Primo semestre 2023