La Cassazione sul processo Cucchi e i falsi nel verbale di arresto

La Prima sezione penale della Corte di Cassazione, all’udienza pubblica del 31 ottobre 2023 ha deciso sui ricorsi - di un maresciallo e di un carabiniere - avverso la sentenza del 21 luglio 2022 della Corte di assise di appello di Roma in sede di rinvio.

I ricorrenti sono imputati del delitto, in concorso tra loro, di falso ideologico in atto pubblico , commesso omettendo di dare atto nel verbale di arresto di Stefano Cucchi, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 2009, di circostanze rilevanti. La Prima sezione penale ha preso atto, essendo i ricorsi inammissibili, dell’avvenuto decorso del termine massimo di prescrizione del reato di falso ideologico in atto pubblico di fede privilegiata è tale il verbale di arresto in flagranza e ha pertanto annullato senza rinvio agli effetti penali la sentenza di condanna pronunciata dalla Corte di assise di appello, siccome il reato è estinto per prescrizione . Ha invece mantenuto ferma la condanna al risarcimento del danno in favore delle parti civili, seppure riducendo l’area della condotta penalmente rilevante. Ha infatti escluso che il falso ideologico sia stato commesso, oltre che omettendo i nominativi di tutti i carabinieri che avevano proceduto all’arresto, anche non dando conto in quel verbale della resistenza che Stefano Cucchi aveva opposto ai militari che intendevano procedere alla sua identificazione mediante rilievi dattiloscopici e foto segnaletici. Si rimanda per ulteriori approfondimenti, alla news Caso Cucchi la Cassazione ne scrive l'ennesimo capitolo, fu omicidio preterintenzionale .