Il Consiglio dei Ministri sulla riforma fiscale

Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti, il Consiglio dei Ministri n. 55 del 23 ottobre 2023 ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge delega n. 111/2023.

Statuto dei diritti del contribuente Il testo, in attuazione della delega di cui alla l. n. 111/2023, relativa alla revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e all’applicazione in via generalizzata del principio del contraddittorio, precisa che le disposizioni dello Statuto concernenti la garanzia del contradditorio e dell’ accesso alla documentazione tributaria , la tutela dell’affidamento , il divieto del ne bis in idem e l’ autotutela attengono ai livelli essenziali delle prestazioni e stabilisce che le norme tributarie impositive che recano il presupposto d’imposta e i soggetti passivi si applicano ai soli casi previsti dalla norma. Viene confermato il principio di irretroattività delle disposizioni tributarie e, in particolare viene specificato il regime dei tributi periodici , precisando che nel caso di tributi dovuti, determinati o liquidati periodicamente” le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della modifica le presunzioni legali non si applicano retroattivamente il regime dell’annullabilità in luogo della vigente nullità dei provvedimenti emessi in violazione dell’obbligo di invitare il contribuente a fornire chiarimenti prima di procedere alle iscrizioni a ruolo derivanti dalla liquidazione dei tributi risultanti da dichiarazioni viene disciplina espressamente il principio del contraddittorio ” tutti i provvedimenti che incidono sfavorevolmente nella sfera del destinatario devono esser preceduti, a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo il diritto al contraddittorio è escluso per gli atti non aventi contenuto provvedimentale viene delinea la procedura, i requisiti e i termini del contradittorio tra amministrazione e contribuente disciplina della motivazione degli atti tributari , stabilendo che i provvedimenti dell’amministrazione finanziaria devono essere motivati a pena di annullabilità”, con l’indicazione specifica dei presupposti, dei mezzi di prova, oltre che delle ragioni giuridiche su cui si fonda la decisione possibilità di prevedere la motivazione anche per relationem stabilisce che gli atti della riscossione debbano contenere con riguardo agli interessi i criteri di calcolo, la data di decorrenza e i tassi applicati. Il testo interviene inoltre sulla disciplina dei vizi degli atti dell’amministrazione finanziaria, sull’ obbligo di conservazione della documentazione tributaria anche per le scritture contabili 10 anni , introduce espressamente il principio del ne bis in idem nel procedimento tributario. Viene rimodulato il principio della non sanzionabilità del ragionevole affidamento” a favore del contribuente precisando che, solo in caso di tributi dell’Unione Europea, non è tenuto al versamento di sanzioni e interessi per il periodo di vigenza del tributo, quando le indicazioni contenute negli atti dell’amministrazione finanziaria sono formulate in maniera precisa. Si introduce il principio di proporzionalità dell’azione dell’amministrazione finanziaria e si disciplina l’esercizio del potere di autotutela obbligatoria obbligo di annullare l’atto per le ipotesi di errore di persona, di calcolo, sull’individuazione del tributo, errore materiale del contribuente facilmente riconoscibile e facoltativa annullabilità per l’ipotesi di illegittimità, infondatezza dell’atto o dell’imposizione. Si attua la revisione dell’istituto dell’ interpello e si istituisce il Garante nazionale del contribuente , con un ampliamento delle funzioni rispetto all’attuale Garante del contribuente. Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari Con un secondo decreto, il Governo persegue i seguenti obiettivi razionalizzare , in un quadro di reciproca e leale collaborazione che privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone gli adempimenti armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso dell’anno semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento ampliare le forme di pagamento incentivare l’utilizzazione delle dichiarazioni precompilate semplificare le modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a disposizione dall’Amministrazione finanziaria incrementare i servizi digitali a disposizione dei cittadini, prevedendo che agli adempimenti si possa ottemperare anche direttamente per via telematica prevedere misure volte a incentivare , anche in prospettiva e garantendone la gratuità, l’utilizzo dei pagamenti elettronici, l’ammodernamento dei terminali di pagamento e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese.