Procedimento di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis: come si determina il contributo unificato?

Con mail Filodiretto acquisita al prot. DAG n. 126571.E del 14 giugno 2023, il Presidente del Tribunale di Brescia ha posto il seguente quesito nei procedimenti che vertono sui diritti della cittadinanza, in particolare negli ormai numerosissimi procedimenti introdotti da cittadini di origine italiana residenti in Brasile, caratterizzati da una pluralità di ricorrenti interi nuclei familiari a fronte di un unico resistente, l’ammontare del contributo unificato deve essere determinato ‘’ per capita ” o deve farsi prevalere il concetto di domanda unica? .

Inoltre, viene anche richiesto se al caso in esame possano applicarsi le indicazioni fornite, dalla Direzione generale della giustizia civile, nella risposta a quesito prot. DAG n. 63074.U del 27 marzo 2018 in cui viene affermato che i n caso di cumulo di domande proposte da diversi ricorrenti nei riguardi dell'unico resistente, deve sommarsi il valore di tutte le domande proposte . Per poter rispondere al suddetto quesito, il Ministero della Giustizia evidenzia che nel procedimento di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis , proposto da una pluralità di soggetti, il contributo unificato deve essere determinato con riferimento al valore complessivo delle domande proposte secondo i principi generali fissati dal d.P. R. n. 115 del 2002 . In particolare, la somma dei valori indeterminabili delle singole domande non modifica il complessivo valore del processo, che resta indeterminabile, con la conseguenza che va versato il solo contributo unificato dell'importo di 518 euro, relativo ai procedimenti di valore indeterminabile, ex art. 13, comma 1, lettera d , del d.P.R. n. 115 del 2002 , oltre all'importo forfettario di cui all'art. 30 del medesimo testo unico .