Violenza a Palermo, il Garante Privacy interviene sulla condivisione del video

Sul caso dello stupro di Palermo interviene il Garante Privacy con due provvedimenti urgenti con cui si rivolge alla piattaforma Telegram e agli utenti della stessa, sottolineando che la diffusione e la condivisione dei dati personali della vittima e del video di quanto accaduto costituisce una violazione della normativa privacy, potendo anche assumere risvolti penali.

Si tratta di due avvertimenti urgenti adottati ieri, 23 agosto, da parte del Garante Privacy a carico di Telegram e dei potenziali utilizzatori con i quali viene precisato che l'eventuale diffusione dei dati personali della vittima, con particolare riferimento al video sopra descritto, all'interno della predetta piattaforma possa verosimilmente configurare una violazione delle disposizioni del Regolamento . I provvedimenti fanno seguito alle numerose notizie stampa su una caccia alle immagini” scatenatasi nelle chat e mirano a garantire la necessaria riservatezza della vittima , evitando alla stessa un ulteriore pregiudizio connesso alla possibile diffusione di dati idonei a identificarla, anche indirettamente, in contrasto, peraltro, con le esigenze di tutela della dignità della ragazza . Il Garante ricorda dunque che la diffusione e la condivisione del video costituiscono una violazione della normativa privacy, con conseguenze anche di carattere sanzionatorio , ed evidenzia i risvolti penali della diffusione dei dati personali delle persone vittime di reati sessuali art. 734- bis c.p. .