L’estensione delle intercettazioni nelle indagini di mafia e terrorismo tra i temi principali dell’ultimo CdM

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri a Palazzo Chigi ed ha approvato un decreto-legge inerente alcune disposizioni urgenti in materia di processo penale, processo civile, di contrasto agli incendi boschivi e di recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, nonché in materia di personale della Magistratura, del Ministero della Giustizia e del Ministero della Cultura.

Durante la Conferenza Stampa dell'ultimo Consiglio dei Ministri, il Guardasigilli Carlo Nordio ha sottolineato come il provvedimento in questione preveda l’ aumento delle pene edittali minime e massime per il reato di incendio , con l’introduzione di aggravanti ad effetto speciale per chi lo commette con l’abuso della propria funzione di pubblico ufficiale l’introduzione di alcune norme contro la criminalità organizzata per eliminare le incertezze giurisprudenziali che hanno provocato varie oscillazioni nell’ambito delle sentenze della Cassazione interpretando tali norme l’ estensione delle intercettazioni a reati tipicizzati sia nella struttura della fattispecie sia quando aggravati dalla finalità di terrorismo e del sistema mafioso l’adozione di un provvedimento su richiesta delle Procure della Repubblica e della Direzione Nazionale Antimafia per garantire la sicurezza e la certezza dei dati delle intercettazioni , gestite da ben 134 procure della Repubblica che resteranno sovrane nell’accesso a questi dati, da cui rimarrà estraneo il Ministero , nonostante la gestione e manutenzione dei server , che verrà accentrata in 4 sedi per garantire l’integrità e la segretezza di tali strutture, colme di dati particolarmente sensibili . Tale decreto vieta assolutamente l’accesso da parte del Ministro a questi dati, in quanto consiste solo in una riorganizzazione puramente tecnologica, e molto costosa, per rendere più razionale e garantita la conservazione di questi dati . Video Inoltre, in materia di processo civile , si prevede la deroga fino al 31 dicembre 2023 della regola prevista dal Codice di procedura civile in base alla quale, davanti al tribunale per i minorenni, nei procedimenti aventi ad oggetto la responsabilità genitoriale , non possono essere delegati ai giudici onorari adempimenti relativi all’ ascolto del minore , all’assunzione delle testimonianze e ad altri atti riservati al giudice. Si prevede che il giudice onorario cui sia stato delegato l’ascolto del minore o lo svolgimento di attività istruttoria componga il collegio chiamato a decidere sul procedimento o ad adottare provvedimenti temporanei. Infine, si conferma la previsione secondo cui la prima udienza, l’udienza di rimessione della causa in decisione e le udienze all’esito delle quali sono assunti provvedimenti temporanei sono tenute davanti al collegio o al giudice relatore . Per ciò che riguarda il personale di magistratura e del Ministero della Giustizia si introducono specifiche disposizioni riguardo ai corsi di formazione dei magistrati per il conferimento di incarichi direttivi e semidirettivi. Per la PA , invece, si prevede che, fino al 31 dicembre 2026, le pubbliche amministrazioni possano trattenere in servizio i dirigenti generali dei dipartimenti, con esclusione di quelli già collocati in quiescenza, che siano attuatori di interventi previsti dal PNRR. Viene inoltre eliminato il divieto di conferire incarichi di vertice degli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. Durante il Consiglio, sono state predisposte anche disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attività economiche e investimenti strategici, con lo scopo di rifinanziare il fondo mutui sulla prima casa e ridurre la pressione fiscale, assicurare la tutela degli utenti dei servizi di trasporto aereo e terrestre, incentivare gli investimenti. Il Governo, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che dà attuazione all’articolo 22- bis della legge di contabilità e finanza pubblica , il quale stabilisce che, nell’ambito del contributo dello Stato alla definizione della manovra di finanza pubblica, sulla base degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza DEF , siano definiti gli obiettivi di spesa di ciascun Ministero . Per tutti gli ulteriori dettagli, si rinvia al Comunicato Stampa sul sito del Governo .